Gioacchino De Simone, assessore all’Ambiente del Comune di Gibellina. Ci sono rifiuti in strada a Gibellina, com’è la situazione in questo momento?
No devo dire che a Gibellina, per fortuna siamo riusciti con un intervento d’emergenza a raccogliere i rifiuti in un paio di giorni, ma molto semplicemente perchè siamo una piccola comunità e i cittadini collaborano, e il problema è stato circoscritto in brevissimo tempo. La questione, però, è molto più ampia e coinvolge sicuramente non soltanto il territorio di Gibellina. L’ennesima emergenza in corso in Provincia di Trapani è il palesarsi di un disastro che va avanti da troppi anni e che non si riesce realmente a fermare. Stiamo facendo di tutto perché si metta per sempre la parola “fine” alla triste vicenda della Belice Ambiente S.p.A.
Gibellina tra l’altro, come tutti i piccoli comuni è virtuosa come raccolta differenziata.
A Gibellina si effettua la Raccolta Differenziata porta a porta con percentuali che, nei mesi scorsi, hanno raggiunto il 50%, si registrano quasi 100 conferimenti al mese all’Isola Ecologica, e riusciamo a ricavare una media di 25 mila euro all’anno. Sono state istallate quasi 200 compostiere domestiche e avviate campagne di sensibilizzazione e controlli puntuali, elevate multe a chi non differenzia. E’ frutto di un lavoro di sensibilizzazione fatto da anni, grazie anche allo sforzo di tutti i cittadini che hanno dimostrato sensibilità e voglia di ripartire.
La cosa che fa arrabbiare è che a Gibellina come in tutti i piccoli centri, le emergenze si riescono a gestire proprio perché si è piccoli, anche la differenziata va bene, ma si deve sottostare ad un sistema quello degli ATO che è stato completamente fallimentare e per voi anche antieconomico.
Sicuramente. Si è assistito ad un meccanismo che ha moltiplicato i costi, che ha moltiplicato le onerosità da parte dei diversi enti di gestione e soprattutto ha comportato una difficoltà immensa di gestione delle cosiddette economie di scala. Quando un Comune di Gibellina o gli altri piccoli comuni della Valle del Belice raggiungono ottime percentuali di differenziata ma poi devono dividere il conto con comuni più grandi come Mazara, Castelvetrano o Partanna in cui i progetti di raccolta differenziata non sono mai partiti o sono a livello embrionale, capirà che il risultato complessivo su scala d’ambito si riduce a percentuali bassissime e l’economia generale del meccanismo va ad inficiare anche sulla sensibilità del cittadino.
Certo, si rischia di buttare al mare il lavoro di tanti anni. Voi state pensando di uscire dall’Ato, in realtà è la legge che ve lo chiede, nel senso che l’ATO dovrebbe finire questa sua esperienza. Anche là non si capisce più niente, perchè c’è un continuo rinviare la data di scadenza. Come lo vede il futuro della raccolta rifiuti in un piccolo Comune come Gibellina?
La storia di Belice Ambiente sarebbe dovuta finire già nel 2013, anche se con un’ordinanza commissariale è stata sempre prorogata. Il futuro lo vediamo con l’amministrazione Sutera, sicuramente roseo, fatto di due iniziative importanti. Una è quella di continuare a puntare sulla raccolta differenziata, perché ce lo prescrive l’Europa, ce lo prescrive lo Stato ed è l’unico modo per non conferire rifiuti in discarica.
Addirittura puntate a diventare un comune a rifiuti zero?
Fa parte del nostro programma elettorale e ci stiamo lavorando. Ci stiamo lavorando a prescindere da quello che fa l’ATO e da quello che fa la Regione e stiamo lavorando sulla sensibilità degli utenti. L'altra cosa importantissima per noi è quella di attivare il nostro ARO comunale, Ambito di Raccolta Ottimale autorizzato dalla Regione Sicilia che prevede di fatto che Gibellina torni ad una gestione autonoma della raccolta dei rifiuti. Tutto, purtroppo, bloccato da dinamiche e una serie di passaggi complessi. Stiamo valutando, sulla scia fatta a Bagheria o in altri comuni, se è possibile impugnare il contratto di servizio e fare richiesta, per un servizio reso male, di uscita e di rescissione del contratto. E' ciò che stiamo pensando di fare per accelerare i tempi.