di Rossana Titone - In assenza di una opposizione,concreta e concordata, ci pensa qualche elemento della maggioranza a fare la differenza a Marsala.
Ci sono le dichiarazioni di Michele Gandolfo che , con il suo tono pacato e quasi a mò di sfottò, ricorda, forse a se stesso, che questa amministrazione sta sbagliando tutto. Tira dritto contro gli assessori, compresa la sua del Psi, togliendole valore e peso politico. Afferma in tutte le sue interviste che questi assessori non sono in grado, non hanno lo spessore amministrativo per potere competere con l’esperienza dei dirigenti che fanno e disfanno tutto quello che vogliono. Detta così sembra che i monarchi assoluti del comune siano proprio i dirigenti. Ricordiamo effettivamente che lo stesso vice Sindaco, Agostino Licari, in aula consiliare ha ammesso un errore piuttosto grave da parte, addirittura, di un vice funzionario sulla riapertura dei termini del bando per le ditte che lavorano a cottimo per il Comune. E allora il timore di Gandolfo sulla poca capacità amministrativa e soprattutto di vigilanza degli assessori sembra fondata, in ragione anche del fatto che l’errore è stato ammesso ma non si è proseguito poi su come si porrà riparo allo stesso.
Michele Gandolfo non sembra, però, essere da solo nel percorrere questa strada. Gli fa compagnia, ottima compagnia aggiungo io, il capogruppo pd, Antonio Vinci.
Lo stesso, intervistato, non ha avuto peli sulla lingua, non le ha mandate a dire così come non si è sottratto all’impegno sulla sanità una volta investito senza passerelle ospedaliere e senza proclami.
Vinci, che del pd potrebbe tranquillamente farne il segretario non fosse altro per la lealtà alla bandiera nonostante qualche boccone amaro che ha dovuto ingoiare, oggi paga lo scotto di essere stato il Vice Sindaco di Giulia Adamo. Ma questa amministrazione, che ha fatto tutta la sua campagna elettorale sotto il segno della discontinuità dalla precedente, ha, fino ad oggi, realizzato e portato a compimento progetti iniziati e finanziati dalla stessa giunta Adamo, scuole comprese.
Ed è lo stesso Vinci che afferma, con medesimo pensiero di Gandolfo, che la giunta Di Girolamo è poco preparata ad assolvere amministrativamente ai propri compiti. Ad eccezione fatta, anche questo unanime pensiero, di Agostino Licari.
Antonio Vinci, è uomo di Gucciardi lo stesso che, insieme alla Milazzo, si è speso per la campagna elettorale a favore dell’attuale Sindaco. Oggi, però, Gucciardi sembra interloquire solo con Vinci, così è stato per il problema sanità e depotenziamento di taluni reparti, quali oculistica. L’assessore regionale ha preso un impegno con l’intera città e cioè che il suddetto reparto continui la sua attività in struttura semplice, e l’impegno è stato preso grazie all’intercessione del consigliere Vinci.
In buona sostanza l’opposizione, talvolta, è tendenziosa, altre volte spinosa, ma questo ruolo l’ho visto assumere solo da Rosanna Genna e da Aldo Rodriquez, altre volte è in silenzio, perché sa che a breve dovrà bussare alla porta del sindaco per chiedere qualcosa. Non ci resta che volgere lo sguardo a chi l’opposizione la fa in seno alla stessa sua maggioranza che ha votato e fatto votare.
Chi ci capisce è bravo.