Sul bando della formazione professionale 2016 in Sicilia, dopo la sentenza del Tar che blocca tutto l'iter, la Regione era pronta ad aprire una trattativa con l'ente che ha fatto ricorso e avanzato da un piccolissimo ente etneo, l'Isem, rimasto escluso dalla ripartizione dei 167 milioni disponibili. Il ricorso è stato dichiarato ammissibile dal Tar. Ora si attende la prima udienza, fissata per l'8 giugno, e nel frattempo sono sospese tutte le procedure per far partire i corsi. Sulla vicenda c'è l'intervento del deputato Ncd Giovanni Lo Sciuto che chiede una modifica al bando anzichè il ritiro.
“Sull’avviso 3, da rivedere dopo la sentenza del Tar che, di fatto, blocca il provvedimento, la certezza è che non bisogna ritirare in toto il bando ma semplicemente modificare la parte impugnata del Tribunale”, le parole di Lo Sciuto.
"Le nostre correzioni si devono basare sulla previsione di una giusta premialità: e questa non deve essere basata sulle assunzioni tout court di personale ma perché realmente si formi personale maggiormente qualificato – continua – Per questo, chiederò la convocazione in commissione dell’assessore Marziano e del dottor Silvia; anche perché una eventuale pubblicazione di un nuovo bando rimanderebbe l’avvio del piano formativo quantomeno a settembre o ottobre, lasciando dunque per troppi mesi i lavoratori della formazione senza emolumenti”.
“Nell’occasione, chiederemo all’assessore i motivi per i quali gli enti non siano stati ancora accreditati, bloccando di fatto anche l’avviso 6 e, con esso, le Apl, cioè i lavoratori degli sportelli multifunzionali. Non possiamo – conclude Lo Sciuto – permetterci ulteriori ritardi, in quanto il sistema-formazione è ormai sull’orlo del collasso”