Eviterà di scontare la sua pena nelle carceri del suo Paese d’origine il 23enne romeno David Bojian, che lo scorso 26 gennaio è stato arrestato dai carabinieri di Marsala su mandato di cattura europeo. In Romania, infatti, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per guida senza patente. A decidere che potrà scontare la pena in Italia (attualmente è ai “domiciliari” nella sua abitazione di Marsala) è stata la quinta sezione penale della Corte d’appello di Palermo, che ha accolto le tesi dell’avvocato difensore Giovanni Ingrassia. “Questo – spiega l’avvocato Ingrassia – perché i fatti addebitati al Bojian dal Tribunale di Barlad sono previsti come reato anche dalla legge italiana”. Il procuratore generale della Corte d’appello aveva, invece, invocato la consegna del giovane romeno alle autorità del suo Paese. L’avvocato Ingrassia, però, ha ribadito un principio sancito dalla Cassazione nel 2010, secondo il quale “deve essere garantito al cittadino di un altro Paese dell’Ue la stessa possibilità di espiare la pena detentiva in Italia per un reato commesso all’estero e accertato da un Tribunale straniero se viene dimostrato un radicamento reale e non estemporaneo dello straniero in Italia”. E Bojian ormai vive a Marsala con la sua famiglia.