Giuseppe Massimo Rondi, 41 anni, pregiudicato, mazarese, è stato condannato a due anni e 6 mesi di reclusione, per tentata rapina e lesioni, dal gup Francesco Parrinello. Il fatto contestato risale allo scorso 8 dicembre, quando Rondi fece irruzione in un’abitazione di Petrosino con il chiaro intento di rubare, ma fu sorpreso e bloccato dalla 77enne proprietaria e del figlio di 43 anni. Ci fu una colluttazione e madre e figlio rimasero leggermente feriti, ma riuscirono a non far fuggire il pregiudicato, poi arrestato dai carabinieri, chiamati dai vicini di casa che avevano udito il trambusto e compreso quello che stava accadendo. Rondi, difeso dall’avvocato Walter Marino, è stato condannato anche al risarcimento danni in favore della parte civile, rappresentata dall’avvocato marsalese Leo Genna. “Questa sentenza – afferma il legale – ha riconosciuto, oltre le condotte penalmente rilevanti dell’imputato, anche il coraggio e il senso civico della parte civile, la quale, trovatasi di fronte il rapinatore, ha proceduto a bloccarlo e a consegnarlo alle forze dell’ordine prontamente intervenute”. In precedenza, Giuseppe Massimo Rondi era stato sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per rapina impropria.