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10/04/2016 06:30:00

Appelli ed eventi ad una settimana dal referendum abrogativo del 17 aprile

Ad una settimana dal referendum abrogativo sulle trivelle si intensificano gli appelli  e le manifestazioni dei vari comitati o partiti schierati dalla parte del si. Questa mattina a Trapani il Movimento Cinque Stelle organizza una mattinata d’informazione sul referendum di domenica prossima, per invitare i cittadini ad andare a votare SI contro le trivellazioni nel nostro mare. L’appuntamento è davanti la Villa Margherita alle ore 9.00, da dove partirà  un corteo di bici che attraverserà le vie del centro di Trapani per far poi ritorno a Villa Margherita, per un incontro a cui parteciperanno Ignazio Corrao, portavoce in Europa del M5S, Vincenzo Maurizio Santangelo portavoce al Senato, Valentina Palmeri e Giampiero Trizzino Portavoce all’Assemblea Regionale Siciliana. 

Venerdì all'Hotel Baia dei Mulini di Erice si è tenuta una tavola rotonda fra i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito al "Comitato Referendum 17 aprile". Hanno esposto le ragioni del SI alla consultazione popolare esponenti delle associazioni Associazione Culturale "Leonardo Ximenes", Rerum Novarum, Nova Civitas, Diventerà Bellissima, Unitrapani, La Calviniana, Alfaomega, Senso Civico, Trapani per il Futuro, Centro Studi Dino Grammatico. Per Forza Italia è intervenuto il coordinatore provinciale per Trapani, Antonio d’Alì.

«Andare a votare servirà a raggiungere il quorum e scegliere il SI significa guardare al futuro - ha detto d’Alì nel corso dell’incontro, spiegando dettagliatamente i motivi per cui è necessario esprimere questo genere di preferenza -. Noi voteremo un Referendum che è un residuo dei sei originari. Il quesito referendario assume una particolare importanza dal punto di vista ambientale, soprattutto per quei territori che in questo senso sono stati disastrati senza ricevere un ritorno economico. Io sono dell’idea che tutte le attività estrattive in essere nel Mediterraneo debbano essere calmierate se non sospese e, naturalmente, non dovrebbero essere rilasciate altre concessioni. In fin dei conti, San Vito lo Capo e Taormina sono le due città della nostra regione che hanno il più alto reddito pro-capite e non hanno piattaforme petrolifere che ne alimentano l’economia. Tutta l’attività petrolifera degli ultimi sessant’anni non ha portato nessun vantaggio alla Sicilia. Le concessioni, tra l’altro, sono elargite per lo più a compagnie estere».

Dossier "Sporco Petrolio" di Legambiente. Nei giorni scorsi, tra le varie iniziative a sostegno del referendum, Legambiente ha presentato il dossier "Sporco petrolio" che traccia la scia della corruzione, dell'inquinamento e del malaffare che si aggirano attorno alle estrazioni del petrolio, ma anche i numeri e le storie dell'altra faccia dell'oro nero. La Sicilia, purtroppo ha il primato negativo di essere protagonista del dossier.

 “Drammaticamente la Sicilia si distingue sempre. Abbiamo il pessimo primato di essere protagonisti anche nel dossier “Sporco petrolio”. Da Augusta alla piattaforma Verga A di Pozzallo, condannata per l’immissione in un pozzo sterile dei rifiuti derivata dal trattamento delle cisterne, alla raffineria di Gela, al pontile realizzato nell’area archeologica greca della penisola di Thapsos a Priolo, alla raffineria di Milazzo”. Le parole di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. “La nostra isola, purtroppo – continua – rappresenta un blocco importante del dossier presentato oggi. Dati che devono far riflettere cittadini e classe politica sul futuro di tutti noi. Andare a votare il 17 aprile significa, quindi, dare un segnale chiaro e inequivocabile sulla politica energetica che vogliamo Per questo invitiamo tutti i cittadini ad andare a votare e a votare Sì. Affinché il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori delle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta, rispettando gli impegni che il Governo ha preso alla COP21 di Parigi a fine 2015”.

Continua la Settimana Azzura organizzata dal comitato No Triv Trapani. Dopo la passeggiata a Nubia, la tappa a Praia, la splendida spiaggia di Favignana.  La Settimana Azzurra prosegue con entusiasmo e determinazione. "Giunta nell'isola, la nostra solita passeggiata sulla battigia, non è passata inosservata, suscitando la curiosità di alcuni turisti francesi e del nord Italia che ci hanno posto numerose domande per capire le motivazioni della nostra "originale" forma di protesta pacifica, registrando con molta soddisfazione il plauso e il sostegno di TUTTI questi cittadini, ma anche dei favignanesi, che abbiamo incontrato dopo in paese, che stanno vivendo con preoccupazione, non solo il pericolo reale delle trivelle ma anche quella della paventata nuova centrale elettrica che dovrebbe essere costruita in un sito che sarebbe sconvolto da questa nuova innaturale presenza, anch'essa considerata, a ragione, una minaccia per l'ambiente - il presidente di No Triv Trapani, Maurizio Camilleri".

Castelvetrano Futura invita a votare SI al Referendum del 17 aprile:

Il 17 aprile Castelvetrano Futura si recherà alle urne e voterà SI per il Referendum sulle trivelle. Vogliamo socializzare il nostro punto di vista ai cittadini castelvetranesi perché, essendo Castelvetrano Futura un movimento civico che ha a cuore il nostro comune e che si è speso, si spende e si spenderà per la crescita del nostro territorio, riteniamo indispensabile ripensare a quella meravigliosa fonte di crescita che è il turismo, le spiagge, i nostri mari. E’ tempo che si capisca di cosa vivere!! E ci dispiace veramente che il Governo inviti a non andare a votare: il riconoscimento della democrazia avviene solo quando conviene!
Il percorso avviato per il referendum nasce a settembre 2015 quando dieci Consigli regionali italiani (Abruzzo, Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna,Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise), hanno presentato ricorso contro il decreto “Sblocca Italia”, proponendo appunto il referendum abrogativo che si andrà a votare il 17 aprile prossimo. Si tratta di un referendum abrogativo, cioè di uno dei pochi strumenti di democrazia diretta che la Costituzione Italiana prevede per richiedere la cancellazione, in tutto o in parte, di una legge dello Stato. Perché la proposta soggetta a referendum sia approvata occorre che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto e che la maggioranza dei votanti si esprima con un “Sì”.
Questa consultazione (battezzata referendum "No-Triv") è stata richiesta dalle Regioni italiane ed è stata indetta per dare la possibilità ai cittadini di scegliere se vietare o meno il rinnovo delle concessioni per l'estrazione di gas e petrolio dei giacimenti che distano meno di 12 miglia dalle nostre coste. Hanno diritto di votare al referendum tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto la maggiore età.
Votando “Sì” i cittadini avranno la possibilità di cancellare la norma sottoposta a referendum. Sarà possibile votare soltanto nella giornata di domenica 17 aprile, dalle ore 07.00 alle ore 23.00, recandosi presso il proprio seggio elettorale nella città di residenza.
Per la prima volta nella storia repubblicana, però, il Governo ha convocato un referendum nella prima domenica disponibile (convocato 40 giorni prima del voto stesso) per mettere i bastoni tra le ruote, riducendone sensibilmente il tempo a disposizione, a una campagna referendaria che evidentemente lo spaventa.
Continuare ad estrarre le limitatissime risorse di gas presenti nei nostri fondali significa, oltre che continuare ostinatamente sulla via dei combustibili fossili, sprecare denaro pubblico e mettere a rischio ecosistemi ed attività economiche legate al turismo. E’ importante sottolineare inoltre che se al referendum vincesse il Sì, la chiusura degli impianti sarebbe graduale e fondata sulla naturale scadenza delle concessioni, percorso che non causerebbe i tanto millantati effetti disastrosi sull’occupazione.
Il referendum è il momento più alto di democrazia diretta nel nostro paese: i singoli cittadini sono chiamati ad esprimersi direttamente sulla validità di una specifica norma. Votare per esprimere la propria posizione, qualunque essa sia, è di vitale importanza per sottolineare la forza democratica del nostro paese. Domenica, prima di andare a Marinella o a Triscina di Selinunte , passiamo dal seggio elettorale e facciamo il nostro dovere di cittadini.