Si sono tenuti a Mazara del Vallo i funerali di Melchiorre Mistretta, l'uomo investito e ucciso a Milano, all’una e mezza della notte del 27 marzo da una macchina con a bordo quattro ragazzi reduci da una serata in un locale per una festa di compleanno.
È uno dei primi casi di omicidio stradale; l’inchiesta della Procura è in corso, secondo indiscrezioni il guidatore aveva tassi ben oltre il limite consentito, «alcol oppure droga se non entrambi». Si attendono i responsi definitivi. Lunedì c’è stata l’autopsia di Mistretta; poi, nella nativa Mazara del Vallo sono stati celebrati i funerali, alla presenza dell’ex moglie e delle due figlie, delle quali una ha vissuto fino a poco tempo fa a Milano col papà, e l’altra studia e vive a Bologna. La famiglia, difesa dall’avvocato Domenico Musicco, chiede che sia fatta giustizia e che il responsabile paghi. Se in altri casi era un appello «obbligato» che non si traduceva in fatti, adesso, insistono le figlie, gli strumenti ci sono, esiste una legge e dev’essere fatta rispettare.
Il processo per la morte di Mistretta farà molto «scuola» e verrà seguito con particolare attenzione. Bisogna dire che la vittima non attraversava sulle strisce, ma l’indagine dovrà appurare se per errore o perché di strisce nelle immediate vicinanze non ce n’erano. E poi, comunque, sarà determinante la velocità del guidatore oltre a quello che, eventualmente, aveva «preso» in quella serata di festa.