Potrebbero essere una boccata d'ossigeno per la sanità in provincia di Trapani le assunzioni in arrivo all'Asp provinciale. Gli ospedali trapanesi, come quello di Marsala, soffrono una carenza di organico perenne, che genera disservizi e lunghe liste d'attesa nei pronto soccorso, con reparti a mezzo servizio e macchinari fermi perchè non c'è nessuno che se ne occupa.
Per l'inizio di maggio, se tutto va bene, è prevista l'assunzione dei primi 150 lavoratori all'Asp di Trapani. Lavoratori che sono già presenti nelle vecchie graduatorie ancora valide e che sono state bloccate addirittura nel 2012. Le assunzioni sono state annunciate nei giorni scorsi dal manager dell'Asp Fabrizio De Nicola.
Come primo step dovrebbero essere assunti quei lavoratori che chiederanno il trasferimento con la mobilità da altri ospedali. Inoltre si dovrebbero anche stabilizzare i precari. E poi, dovrebbero esserci i nuovi concorsi che dovrebbero coprire il 60% dei posti vacanti.
L'Asp di Trapani conta di effettuare 973 assunzioni, così ripartite: 290 posti per medici, 40 tra psicologi, biologi e farmacisti, 270 infermieri, infermieri pediatri, ostetrici, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio e fisioterapisti, 83 operatori sociosanitari, 58 ausiliari e 176 tra assistenti sociali, periti industriali e tecnici vari. Il tutto nelle 7 strutture sanitarie e ospedaliere della provincia di Trapani. Di questi 973 posti 461 erano già previsti nelle vecchie piante organiche, e da questi arriveranno le 150 assunzioni che dovrebbero arrivare a maggio. Tra queste assunzioni ci sarà anche la copertura di reparti senza primari. Adesso entro il 13 aprile i manager delle Asp siciliane dovranno presentare il piano delle assunzioni da attuare. Per l'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi si stimano circa 8 mila nuove assunzioni e un terzo saranno coperte con la mobilità, un terzo con i nuovi concorsi e un terzo con la stabilizzazione dei precari.
Tutto ciò mentre nei giorni scorsi è infuriata la polemica tra sindacati e Gucciardi.
Tolti i posti riservati a stabilizzare i precari, depennati quelli garantiti a chi già lavora fuori provincia o oltre lo Stretto, esaurite le vecchie graduatorie bloccate dal 2012, secondo i sindacati non resteranno che le briciole.“Duecentocinquanta posti” per Renato Costa della Cgil Medici. “Tra il 5 e il 10 per cento di quelli totali”, per Cimo, Cisl medici e Uil Funzione pubblica.
I problemi della sanità siciliana e trapanese però non si esauriscono con questa manovra sul personale. C'è carenza di personale medico e infermieristico. Ma anche carenza di posti letto, come hanno sottolineato nei giorni scorsi i manager delle Asp siciliane in udienza all'Ars. Problemi che causano ingorghi nelle aree di pronto soccorso e lunghe liste d'attesa per analisi.