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18/04/2016 07:07:00

Referendum trivelle, è flop. I dati completi e i commenti a Marsala, Trapani, in Sicilia

15,50 - Da Alcamo, Massimo Fundarò, Sinistra Italiana commenta:   "In Sicilia più di 1.000.000 di elettori, nella provincia di Trapani circa 108.000 ( la percentuale più alta della regione ) hanno dato un chiaro segnale nei confronti di un presidente del consiglio che ha lo sguardo rivolto al passato, difende gli interessi dei petrolieri, e da due anni ci racconta balle sull'uscita dalla crisi economica. Un altro dato incoraggiante viene da ALCAMO: con il 40% è tre le prime città in Sicilia per affluenza alle urne. I circa 15.000 cittadini che hanno votato ieri, confermano la vivacità culturale, il grado di consapevolezza ecologista ormai maturato. E la partecipazione di tanti giovani, fanno ben sperare sul rilancio e sul futuro della nostra città".

Anche Abc - Alcamo Bene Comune commenta "l'importanza del risultato relativo all'affluenza alle urne ad Alcamo in occasione del referendum del 17 Aprile. Malgrado non sia stato raggiunto il quorum, ad Alcamo si è registrata un'affluenza del 40%, ben più alta della percentuale regionale e nazionale. Questo dato è incoraggiante, perché dimostra il grado di maturità e senso civico dei cittadini alcamesi. L'interesse verso la cosa pubblica si dimostra rispondendo alla chiamata alle urne in modo consapevole e informato anche quando, come in questo caso, il quesito era di difficile comprensione. I cittadini alcamesi lo hanno fatto in gran numero e questo fa ben sperare per il futuro".

15,40 - Questo il commento del Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone:

E’ vero, il referendum è stata una sconfitta in Italia. Ma in provincia di Trapani hanno ben poco da esultare i signorotti locali dell’astensione, già lanciati in improvvide dichiarazioni. Ebbene, prendiamo come riferimento l’ultimo voto delle Europee 2014. In provincia, per le Europee 2014 avevano votato in 164 mila – ieri 108 mila abbiamo detto SI. E, se lo volete sapere, a Petrosino per le Europee 2014 avevano votato 2.559 elettori – ieri oltre 2 mila abbiamo detto SI. Almeno in questa parte d’Italia, la trivella ve l’abbiamo piazzata noi e ne estrarremo COSCIENZA CIVICA!

15,30 - Arriva il commento della presidente del circolo Legambiente Marsala-Petrosino, Letizia Pipitone.

"Innanzitutto, personalmente, non mi sento così sconfitta. Anzi, considerato il tempo a disposizione per la campagna elettorale , poco più di un mese, la scarsità di mezzi a disposizione e soprattutto il mancato impegno dei partiti nazionali, il risultato mi pare buono.
Non ho capito perché il Presidente del consiglio abbia voluto cantare vittoria un minuto dopo la chiusura dei seggi elettorali, personalizzando così una competizione che non era affatto contro di lui, ma contro la politica energetica del suo governo. Se si fosse dato il tempo per riflettere avrebbe, in primo luogo, constatato che l’85,84% degli italiani hanno detto Stop alle trivelle. In secondo luogo, avrebbe ricordato che alle ultime competizioni elettorali, le Europee del 2014, che lo hanno consacrato e legittimato premier e leader maximo del PD, l’astensione ha raggiunto il 57% in Europa ed 42% in Italia.
Tornando alla nostra realtà locale, non condivido che Marsala e Petrosino escono sconfitte dalla tornata elettorale. Intanto il risultato è in linea con il dato nazionale. Inoltre, considerato che al di là dei movimenti e dei comitati, formati nella quasi totalità da associazione di volontariato, nessun gruppo organizzato ha fatto campagna elettorale, il risultato raggiunto è quello che avevamo previsto. E non è poco perché è vero che le campagne elettorali si fanno come la raccolta differenziata dei rifiuti: porta a porta.
Il comitato elettorale creato, in fretta e furia su iniziativa del nostro circolo , sapeva perfettamente di non essere nelle condizioni di potere raggiungere tutti gli elettori di un territorio vasto come quello di Marsala e Petrosino, ove conta il rapporto umano con ogni singolo elettore, ma anche e soprattutto l’interesse del candidato nel mobilitare gli elettori.
Disinteressatamente, con la sola forza delle nostre idee, con il volantinaggio in piazza, parlando ed ascoltando i cittadini, con il contributo di alcuni giornali locali, grazie a facebook e Whatsapp, abbiamo fatto una splendida campagna elettorale. Di questo dobbiamo essere orgogliosi e contenti. E’ vero che non abbiamo vinto, ma il 33% di consenso ottenuto è solo l’inizio!"

 

7,00Come abbiamo raccontato nella nostra diretta di ieri, il referendum sulle trivelle non è passato. Il quorum si è fermato al 32% degli aventi diritto; la provincia di Trapani è stata in linea con il dato italiano. Prima Favignana con oltre il 35%; circa l'80% si è espresso per il si.

A Marsala hanno votato 21274 elettori, pari al 32% degli aventi diritto.

Qui sotto il quadro riepilogativo sul voto a Marsala.

Alcamo l’unica città in cui si è superato il 40% dei votanti nel trapanese. Buseto, Calatafimi e Vita sotto il 30%.

I dati Comune per Comune alla terza rilevazione (h.23)

Alcamo 40,04%

Buseto Palizzolo 28,27%

Calatafimi Segesta 27,11%

Campobello di Mazara 30,46%

Castellammare del Golfo 32,17%

Castelvetrano 34,40%

Custonaci 31,22%

Erice 34,22%

Favignana 35,12%

Gibellina 33,77%

Marsala 32%

Mazara 30,31%

Paceco 32,18%

Pantelleria 34,94%

Partanna 32,74%

Petrosino 33,81%

Poggioreale 31,89%

Salaparuta 30,79%

Salemi 32,32%

San Vito Lo Capo 38,11%

Santa Ninfa 31,19%

Trapani 33,51%

Valderice 34,04%

Vita 26,03%

 I votanti in provincia di Trapani sono stati il 33 per cento, in quella di Catania il 29 per cento. In provincia di Caltanissetta i votanti sono stati il 22 per cento, la provincia con la minore affluenza. In provincia di Enna affluenza al 25 per cento. In provincia di Palermo ha votato il 27 per cento, in quella di Ragusa il 29 per cento, in quella di Messina il 28 per cento, in provincia di Agrigento il 30 per cento, in quella di Siracusa il 27 per cento.

In una Sicilia che ha votato poco spicca in forte controtendenza il dato di Sciacca dove l'affluenza è' stata altissima superando il quorum con il 53.95%.

“L’Italia ha parlato: questo referendum è stato respinto. E’ un risultato netto, chiaro, superiore alle aspettative di tutti gli opinionisti. Ci sono dei vincitori e degli sconfitti. Il governo non è tra i vincitori, ma lo sono i lavoratori, quelli che operano sulle piattaforme. E invece ci sono i soliti politici che hanno perso e che invece diranno di aver vinto. Il messaggio è stato chiaro: bisogna saper perdere”. Parola di Matteo Renzi.

«Io sono andato a votare - sottolinea a MeridioNews il governatore siciliano Rosario Crocetta - perché lo considero un dovere civico, ma ho votato no. Le vicende ambientali non possono essere affrontate con un referendum, abbiamo bisogno di liberarci dei combustibili fossili ma si tratta di un processo lungo, che di certo non si risolve con un sì o un no».

Dichiara Baldo Gucciardi: «Mi sono astenuto con convinzione e, fermo restando il rispetto delle opinioni di chi ha votato, mi auguro che questo referendum serva a farci comprendere come le battaglie ideologiche su temi strategici complessi come quello delle politiche energetiche siano solo controproducenti per il Paese». «Mi auguro - aggiunge l’assessore regionale alla Salute - che si avvii una nuova fase nella quale il rispetto dell'ambiente sia, per tutti, vero e reale, e non invece urlato o utilizzato come un feticcio o peggio ancora come strumento di battaglie politiche di parte».

Sono molti i commenti al dato del referendum. Dichiara la senatrice trapanese del Pd, Pamela Orrù:

Netto il risultato del ‪#‎referendum‬, grande rispetto per chi è andato a votare ma i numeri dimostrano che gli italiani riconoscono e rifiutano strumentalizzazioni e demagogia.
Chi come me si è legittimamente astenuto lo ha fatto perché non ha condiviso il quesito reputandolo inutile e reputando inutile soprattutto la spesa sostenuta per una battaglia politica più che ideologica.
"Niente quorum, il referendum sulle trivelle è fallito. Hanno vinto i contrari – cioè gli astensionisti – e hanno perso i promotori. Questo è il primo dato da cui non si può sfuggire, e chi vorrà nascondere questa semplice realtà si coprirà di ridicolo. Perché non si scappa: al referendum, se vuoi vincere sei tu che devi portare metà del Paese alle urne e ottenere la maggioranza di Sì fra i votanti. Elementare, caro Michele Emiliano and company....
Il referendum è fallito – seppure bisogna avere rispetto per i milioni di italiani che alle urne ci sono andati – perché la stragrande maggioranza del Paese non ha condiviso il quesito....e legittimamente non è andata a votare. Una maggioranza di buoni cittadini, esattamente come quelli che sono andati a votare, con buona pace del presidente della Consulta....
Bisogna dunque rispettare la maggioranza del Paese e ammettere che questa battaglia, semplicemente, non andava fatta."...

Tra gli astenuti, Don Francesco Fiorino, che giustifica così la sua scelta:

Sono uno abituato a lottare per migliorare la società. Non mi devo né vergognare, né sentirmi inadeguato come cittadino e cristiano. L’ho fatto con coscienza e conoscenza del contenuto referendario. Era ed è un mio diritto astenermi in un referendum. Tanti hanno trasformato questo referendum in una rissa lanciando insulti e mancando di rispetto delle opinioni diverse.

Per me questo è preoccupante perché è segno di mancanza di democrazia reale! Ancora c’è qualcuno che con livore quasi “talebano” – comprendendo che sta prevalendo un risultato diverso da quello da lui/lei espresso ed auspicato – sta lanciando ancora offese e presunte “lezioni” di civiltà (???) a chi ha fatto scelte diverse.

Dobbiamo dire un netto no a chi promuove lo scontro violento e inutile. Impegniamoci uniti da domani a difendere il mare, l’ambiente, i territori, la vita delle persone… ma per favore lasciamo stare le reazioni bolsceviche e fasciste… andiamo avanti… non torniamo indietro. Basta lamentarsi vero!

Uniamo le forze per fare il bene possibile. Per una Nuova Resistenza Sociale vi invito a Marsala, lunedì 8 maggio ore 18.30-20.00 sede da stabilire. Chi è interessato mi chiami al 393.9114018 – francesco.std@gmail.com. Grazie.

È meglio costruire e donare tempo e beni che offendere e strumentalizzare…