Il miracolo del piccolo Andrea Mistretta è stato quello di unire un'intera comunità. Di unire cattolici e musulmani in preghiera per lui. Marsala ieri ha salutato il piccolo Andrea. Una Chiesa Madre gremita, col cuore in gola, e tanta commozione per dare l'ultimo saluto al bimbo di tre anni deceduto mercoledì scorso. Tutta la città in questi giorni si è unita al dolore della famiglia, dei genitori, Fabrizio e Manuela che ieri teneva in braccio lo zainetto che il bimbo portava con sè alla scuola materna.
"Il signore faccia scendere nel vostro cuore quel conforto che faccia alleviare il dolore - ha detto in apertura di omelia l'arciprete Padre Ponte rivolgendosi ai genitori del piccolo Andrea. Ci troviamo davanti qualcosa che sconvolge tutto. Ci domandiamo perché Dio permette la morte di un bambino. Questo interrogativo non ha risposta. Viene il momento in cui ognuno di noi deve misurarsi col mistero della vita". "Andrea così piccolo ha avuto una missione da compiere, ha portato gioia e amore, quante cose bene ha donato ai genitori e ai nonni. La vita anche se piccola anche se breve è qualcosa di preziosa. Questo bimbo ha regalato tanto. Questa missione non è finita. Vedere tutti voi qui uniti da Andrea per Andrea che vi sta dicendo 'venite a celebrare con me, non la mia morte ma la mia vita'. A dire a mamma e papà 'non piangete io sono con il signore. Andrea ci lascia un messaggio di vita, la vita è preziosa. Andrea vi ha fatto qualcosa di bello, dobbiamo imparare da Andrea a fare qualcosa di bello" ha concluso Padre Ponte.
In questi giorni sono arrivati tanti messaggi di cordoglio alla famiglia, ai genitori del piccolo Andrea. Uno è stato letto in Chiesa Madre "Dalla terrà piccolo Andrea ti sei visto in paradiso. Da bimbo normale ti sei visto angioletto. Gesù ti ha preso per mano, ti ha regalato una palla e ti ha detto 'questo è il mondo, nel mondo ci sono mamma e papà. Accarezza questa palla ogni volta che vuoi così mamma e papà sentiranno il calore della tua presenza'".
La gente in chiesa piange con la famiglia. Alla fine Pandre Ponte ha riferito che la famiglia preferisce non ricevere visite in questo momento di dolore. In chiesa inoltre è stata fatta una raccolta di donazioni in memoria del piccolo Andrea per donare un gioco per bimbi da installare in uno dei parchi giochi della città. Il piccolo feretro bianco esce dalla Chiesa Madre accompagnato dagli applausi della città.
Sono stati giorni di angoscia per tutta Marsala, ma anche di rabbia per l'assurdità dell'accaduto. Il bimbo sabato pomeriggio ha battuto violentemente la testa, in quello che poteva essere un banale incidente domestico. Poi però ha cominciato ad accusare i primi malori, il vomito, e la corsa dal pediatra. Qui il medico, come hanno raccontato i genitori, ha tranquillizzato tutti dicendo che il bambino poteva dormire. Dopo qualche ora però il piccolo Andrea si è svegliato con le convulsioni. Il bimbo è stato poi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. La Tac sul posto ha riscontrato una emorragia cerebrale diffusa ed è stato necessario il trasporto d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Trasporto avvenuto in ambulanza, per il “fermo tecnico” dell’elisoccorso. I medici della clinica palermitana, reparto neurochirurgia, hanno operato il bimbo nel tentativo di salvargli la vita. Dopo l’intervento però è stata accertata la morte cerebrale del bimbo. Un coma irreversibile dal quale il piccolo Andrea non si è più svegliato. Lunedì era sorta una piccola speranza, una lievissima attività cerebrale, ma si è trattato di un attimo.