Non si placa – dopo mesi di lotte continue, con la Città a più riprese finita sotto tonnellate di rifiuti accumulati per strada – la lotta tra i duellanti: Belice Ambiente e Comune di Mazara. L’azienda che ha ancora il compito di raccogliere i rifiuti e l’Ente locale sono ai ferri corti da parecchi mesi, per questioni di soldi. E intanto gli operatori ecologici mazaresi dell’Ato Tp 2 protestano, occupando immobili comunali da settimane, perché non vedono il becco di un quattrino da sei mesi.
FATTURE CONTESTATE, DENUNCE E PIGNORAMENTI – Al centro della diatriba ci sono dei presunti pagamenti ritardati, da parte del Governo cittadino, verso l’Ato Tp 2: fatture contestate per importi non dovuti, pignoramenti presso il Comune mazarese per crediti di alcune ditte fornitrici dell’Ato Tp 2 ed altre questioni di cui ai cittadini – che pagano bollette salate per un pessimo servizio – importa poco o nulla.
GLI ULTIMI CONTEGGI AL 2015 – La gestione commissariale, affidata dalla Regione a Sonia Alfano, pretende per il 2015 – in acconto, nell’attesa dei conteggi completi – sette milioni 74 mila 821 euro. A marzo scorso il dirigente del 3° settore (Servizi alla Città e alle Imprese) Stefano Bonaiuto, ha stilato uno specchietto con tutte le somme liquidate, alla Belice Ambiente, dall’amministrazione Cristaldi fino al 2015. Il saldo, tra quanto chiesto e quanto dovuto, sarebbe invece, secondo il Comune di Mazara a proprio favore, poiché l’Ente vanterebbe un credito di un milione e 200 mila euro nei confronti dell’Ato Tp 2. A tale risultato si è arrivati detraendo le somme che il Comune ha speso per i servizi urgenti sostitutivi, sostenuti nei mesi scorsi, per la raccolta dei rifiuti, le somme saldate con fatture in acconto, i pignoramenti pagati, buoni benzina erogati per i mezzi di raccolta rifiuti e altro ancora, per sei milioni 48 mila 843 euro. Alla fine dei conti, quindi, il Comune vanterebbe un credito dall’Ato Tp 2 di circa un milione 271 mila 136 euro.
L’APPALTO ESTERNO COL LUCCHETTO DENTRO – Una delle ultime novità, in tema di servizi sostitutivi affidati dal Comune, è il recente avvio del servizio raccolta rifiuti affidato ad un’altra ditta. In tale ottica, sono apparsi in Città dei bidoni per conferire i rifiuti differenziati: plastica, vetro carta e cartone, in alcuni punti di raccolta per le strade cittadine, ma con catene e lucchetti. In pratica la differenziata può essere fatta dai cittadini solo quando i bidoni sono aperti da un apposito operatore ecologico, negli orari previsti, ma che, non essendo pubblicizzati con appositi cartelli, nessuno conosce: una vera genialata.
IL FALLIMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA – A sancire, comunque, il fallimento della gestione scriteriata nel campo dei rifiuti basta leggere i dati ufficiali sulla raccolta differenziata, forniti dall’ Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Il Comune di Mazara del Vallo nel 2010 differenziava al 12,66 %; nel 2011 al 7,60 %; nel 2012 al 6,33 %, nel 2013 al 5,33 %, e, ultimo dato disponibile, nel 2014 al 4,79 %.
MOLTI I COLPEVOLI – Una serie di incredibili successi, si fa per dire, visti i risultati in continua discesa che ha diversi genitori: gli undici Comuni soci, che non hanno mai vigilato sul buon andamento dell’Azienda partecipata (al 33% per il Comune di Mazara, il restante agli altri 10 Comuni facenti parti dell’Ato Tp 2); la politica regionale e locale di destra e di sinistra, quella più becera, che ha usato l’Azienda per infilare raccomandati e conoscenti su chiamata diretta, facendo esplodere il numero degli addetti ed i relativi costi per gli stipendi. E, non ultimi poi, i sindacati che – invece di fare gli interessi di tutti – hanno preferito tutelare, anche solo con una sorta di silenzio assenso, solo un pugno di assunzioni, infischiandosene di tutti gli altri comuni mortali che non hanno mai avuto santi in paradiso.
E CHI DOVREBBE RISOLVERE IL PROBLEMA INVECE LITIGA – Il picco dei dissapori tra i due soggetti ha portato più volte, nei mesi scorsi, alla sospensione della raccolta dei rifiuti, spesso solo sul territorio mazarese, e alla conseguente denuncia del primo cittadino Nicola Cristaldi nei confronti della gestione commissariale (Sonia Alfano) per sospensione di pubblico servizio. Quest’ultima avrebbe contro denunciato il Comune per i mancati pagamenti delle fatture emesse a pagamento del servizio di raccolta rifiuti in Città. La faccenda stipendi, intanto, resta sempre sulla carta, ben lungi dall’essere risolta.
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP