Ancora guai giudiziari per il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi. Dopo la condanna, in primo grado, a due mesi e 15 giorni di reclusione (pena sospesa) per violenza privata, percosse e minacce, subita dopo la denuncia di Giancarlo Frigulti, adesso il primo cittadino mazarese deve difendersi dalle accuse di minaccia e oltraggio a due dipendenti comunali, entrambi nelle vesti di pubblico ufficiale. Alla prima udienza del processo, davanti al giudice Blanda, i suoi difensori (gli avvocati Alessio Muscolino e Baldassare Lauria) hanno chiesto e ottenuto di celebrare il giudizio con rito abbreviato. Quindi, a porte chiuse. I fatti contestati al sindaco di Mazara sarebbero avvenuti nel novembre 2014. Secondo l’accusa, Nicola Cristaldi avrebbe minacciato due dipendenti comunali e li avrebbe offesi definendoli “fannulloni”. Ciò sarebbe accaduto all’interno di locali comunali. Ovvero, negli uffici del primo settore di Palazzo dei Carmelitani, dove Vito Reina e Mario Bucca, in qualità di rappresentanti per la sicurezza sui luoghi di lavoro, stavano effettuando un sopralluogo. In questo frangente, secondo l’accusa, Cristaldi avrebbe iniziato a minacciare Reina e Bucca con vari epiteti e a offenderli davanti ad altre persone, definendoli “fannulloni” e “dipendenti comunali pagati per non fare nulla”. Subito dopo, Reina e Bucca avrebbero anche accusato un malore. Ad assistere i due dipendenti comunali è l’avvocato Antonino Gebbia.