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21/04/2016 09:53:00

Voto di scambio ad Alcamo nel 2012, ecco i primi verdetti. Papania condannato

14,00 - E' stata emessa la sentenza dal Gup Lucia Fontana del Tribunale di Trapani per il caso del voto di scambio ad Alcamo nelle elezioni amministrative del 2012. Condannato l’ex Senatore  del Pd Nino Papania a una pena di 8 mesi e 400 euro di multa. Condannati anchegli altri imputati Massimiliano Ciccia (8 mesi e 400€ di multa), Giuseppe Bambina, Giuseppe Galbo e Filippo Renda.

Il Movimento Alcamo Bene Comune esprime soddisfazione per l'esito del processo:

"ABC quattro anni fa si è fatta portavoce di un forte desiderio di cambiamento maturato nella cittadinanza alcamese che, chiamata alle urne, ha risposto in maniera chiara e decisa con il suo voto. Sfiorare la vittoria - e soprattutto apprendere poco dopo che quella vittoria è stata strappata a noi e a tutti agli alcamesi con pratiche illecite di scambio - ci ha spinti a reagire con profonda indignazione e a cercare giustizia nelle sedi appropriate.
Era stata infatti messa in atto una macchinazione volta ad alterare la formazione della volontà politica dei cittadini facendo leva sui loro bisogni primari e sfruttando un notevole disagio sociale per il perseguimento di fini personali e politici. Per la prima volta in Italia più di cento privati cittadini - appartenenti e non al movimento ABC - insieme all'allora candidato Sindaco Niclo Solina, si sono voluti costituire parte civile per manifestare lo sdegno e il disappunto nei confronti di questo sistema illecito e immorale. Oggi per noi arriva l'ulteriore conferma di aver combattuto una battaglia giusta, a tutela e a garanzia del corretto funzionamento della democrazia; questo ci motiva e ci dà la spinta per continuare a lottare e a credere in una città diversa".

07,00 -  Sono attese per oggi al Tribunale di Trapani le prime sentenze per il presunto voto di scambio ad Alcamo in occasione del voto del 2012. Si tratta di un verdetto molto atteso, perchè giunge alla vigilia delle elezioni di Giugno. Davanti al GUP il Pm Franco Belvisi ha chiesto due rinvii a giudizio e 10 anni di carcere complessivamente per gli altri cinque imputati. Le pene più alte, rispettivamente 2 anni e 6 mesi e 2 anni e 4 mesi, sono state richieste per Giuseppe Bambina e per l’ex senatore Nino Papania; un anno e 8 mesi ciascuno invece per Giuseppe Galbo e Filippo Renda; un anno e 6 mesi invece per Massimiliano Ciccia, il braccio destro di Papania. Il rito ordinario è stato invece richiesto dal consigliere comunale Antonio Nicolosi e Giuseppe Milana.

Secondo l'accusa i sette avrebbero messo in atto un sistema “al fine di ottenere a vantaggio del candidato sindaco Sebastiano Bonventre e delle 5 liste allo stesso collegate il voto elettorale, promettendo persino alimenti destinati agli indigenti attraverso il banco delle opere di carità”. I voti venivano "comprati" grazie a  “consistenti derrate alimentari presso il Banco delle Opere di Carità Sicilia che poi facevano distribuire nel periodo immediatamente precedente la campagna elettorale e fino a quando non avevano luogo le operazioni di voto a famiglie alcamesi non abbienti in cambio della promessa di voto”.