“Per il rinvio di un’udienza non si può attendere fino alle 7 di sera”. E’ quanto sostengono gli avvocati penalisti del foro di Marsala, che chiedendo il rispetto di una serie di criteri per disciplinare l’ordine di chiamata delle varie udienze (trattando prima i rinvii, i legittimi impedimenti, i patteggiamenti, gli abbreviati e i processi con testimoni) all’unanimità aveva proclamato, in segno di protesta, un’astensione dalle udienze programmata dal 26 al 29 aprile. Adesso, però, dopo alcune “aperture”, ha deciso, a maggioranza, di revocare lo sciopero. Permane, però, lo stato di agitazione. “A seguito della chiusura delle sezioni distaccate – spiega l’avvocato Giacomo Frazzitta, presidente della Camera penale di Marsala - sono aumentati i procedimenti da trattare a Marsala e quindi anche i tempi di attesa di avvocati, testimoni, etc.. Con rischio di rimanere in udienza fino alle 18 e oltre. Ciò con grave stress psicofisico, anche per gli altri operatori di giustizia, come magistrati e cancellieri, e impossibilità di svolgere l’attività di studio. Abbiamo, perciò, chiesto, insieme al Consiglio dell’Ordine, che vengano rispettati dei criteri di chiamata delle udienze”.