A partire dalla fine del 2016 o dall'inizio del 2017, i contatori che hanno raggiunto i 15 anni di vita potranno essere sostituiti da nuovi misuratori di seconda generazione (2G). Per capire meglio di cosa si tratta abbiamo fatto quattro chiacchiere con l'Autorità per l'energia che ha provato a scendere un po' più nei dettagli.
I contatori installati nel 2001 i primi interessatiLa vita dei contatori domestici di energia elettrica è, in base alla normativa in vigore, di 15 anni. La prima campagna di installazione è partita nel 2001, questo significa che tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017 diversi misuratori arriveranno alla fine del proprio ciclo di vita. A partire da questa data, quindi, i distributori di energia elettrica potranno sostituirli con i nuovi misuratori 2G di seconda generazione. Le singole imprese distributrici decideranno quando e con quali tempi avviare la sostituzione.
Quanto costerà la sostituzione?Per quanto riguarda i costi dell'operazione, tutto dipende se i contatori verranno sostituiti anticipatamente oppure dopo i 15 anni previsti. Nel primo caso, infatti, se il fornitore decide volontariamente di sostituire i misuratori prima dei 15 anni, gli eventuali costi saranno totalmente a carico suo. Nel secondo caso, invece, l'Autorità sta studiando una soluzione da proporre per coprire i costi richiesti dalle sostituzioni.
Si dovrebbero superare i problemi di fatturazioneTra le nuove funzionalità, i contatori di seconda generazioneeffettueranno rilevazioni dei consumi ogni 15 minuti. Questo consentirà quindi di superare lo schema attuale di tre fasce orarie uguali per tutti e i venditori potranno proporre offerte personalizzate ai propri clienti. Con questa nuova tecnologia si supererà anche l'attuale sistema di fatturazione, spesso basato su letture stimate, perché di fattoi consumi saranno validati quotidianamente. Insomma, secondo quanto dichiarato dall'Autorità, potremmo dire addio alle fatture di conguaglio, ai ricalcoli e alle letture stimate.
Cosa fare se sorgono dubbi sul funzionamentoIn attesa di questi misuratori di nuova generazione, sono diverse le segnalazioni dei consumatori preoccupati di letture incoerenti e di possibili malfunzionamenti di questi apparecchi. Se esiste un dubbio fondato il cliente può sempre richiedere, tramite il proprio fornitore,una verifica tecnica dello strumento che dovrà essere svolta dall'impresa distributrice secondo i tempi stabiliti dall'Autorità. La presenza di anomalie o incoerenze in bolletta potrebbe essere dovuta anche a cause diverse dal malfunzionamento del misuratore. Quindi, prima di richiedere una verifica tecnica, è meglio segnalare l'anomalia al proprio fornitore con una comunicazione scritta. Anche in questo caso, l'Autorità ha stabilito i tempi massimi entro i quali il fornitore deve dare al cliente una risposta e, eventualmente, rettificare la bolletta e restituire le somme.