Continua davanti al Giudice del Lavoro di Trapani la battaglia della famiglia di Vito Guastella, il povero camionista di Alcamo, 50 anni, morto nel febbraio del 2012 in Toscana sbanato da un branco di cani. I familiari, la moglie Vincenza e i figli Valeria e Vincenzo, hanno già ottenuto un risarcimento di mezzo milione di euro dopo la condanna per omicidio colposo da parte del Tribunale di Livorno nei confronti di Giuseppe Di Leo, amministratore della "Di Leo Trasporti", la ditta che aveva gestiva il piazzale toscano dove è avvenuta la tragedia. Assieme a Di Leo è stata condannata la romena Rodica Trofin che aveva la responsabilità di accudire i cani che hanno ucciso Guastella. Ora una nuova richiesta di risarcimento stavolta per la ditta "Euro Gru" per cui lavorava Guastella. La prossima udienza del processo di svolgerà il 10 giugno.