i in famiglia, minacce all’ex compagna e violenza sessuale, sia in danno della donna che delle figlie minorenni di quest’ultima. Il processo al presunto “orco”, rinviato a giudizio dal gup Francesco Parrinello, inizierà il prossimo 12 settembre. Secondo l’accusa, la convivente sarebbe stata offesa e umiliata in presenza dei figli, minacciata di morte e picchiata. Quando, poi, la madre non era a casa, in più occasioni, l’imprenditore avrebbe molestato sessualmente le figlie della convivente, che all’epoca dei fatti (tra il 2006 e il 2013) erano ancora minorenni. L’imprenditore, inoltre, avrebbe pesantemente offeso e umiliato l’ex compagna in presenza dei figli, picchiandola e minacciandola persino di morte. E quando i figli difendevano la madre, anche loro sarebbero stati picchiati. Alla fine della relazione “sentimentale”, nel 2013, l’uomo avrebbe anche iniziato a tormentare l'ex compagna con messaggi minacciosi e ingiuriosi. La donna e i suoi tre figli si sono costituiti parte civile. A rappresentarli sono gli avvocati Laura e Salvatore Errera. “Dopo la fine della relazione – dichiarano i due legali - la signora ha avuto il coraggio di denunciare e sono venuti fuori altri comportamenti che denotano delle gravissime devianze. La violenza, vista anche come potere e controllo su tutti i membri della famiglia, era strettamente connessa con la dipendenza economica delle vittime. Infatti, il soggetto era solito rinfacciare la sua superiorità economica e la dipendenza di tutti i conviventi”.