Descritti come fratelli “terribili”, come persone avvezze alla violenza, ma picchiati (almeno uno di loro) dai buttafuori di una discoteca: la “Venus” di Marinella di Selinunte. Protagonisti della vicenda, una sorta di Giano bifronte, sono i fratelli castelvetranesi Rosario e Leonardo Cacioppo. Noti soprattutto per essere stati arrestati nell’operazione antimafia “Eden 2” e nell’ambito di questo procedimento condannati in primo grado dal gup di Palermo rispettivamente a 10 anni e 10 mesi e 8 anni e 9 mesi di carcere. Adesso, però, sono stati assolti dal giudice monocratico di Marsala Mario Faillaci dall’imputazione di lesioni personali aggravate in concorso. Secondo l’accusa, avevano picchiato con una mazza da baseball uno dei quattro “buttafuori” della discoteca “Venus” alla sbarra nello stesso processo con la stessa imputazione, ma con vittima uno dei fratelli Cacioppo (Rosario). E per questo, uno dei “buttafuori”, Giuseppe Sciortino, è stato condannato a 2 mesi di reclusione. Sono stati, invece, assolti gli altri tre. E cioè Giuseppe Galfano, Vito Sillitto e Calogero Maggio. I fatti sono dell’agosto 2010, quando Rosario e Leonardo Cacioppo, con la sorella Stefania e Jakeline Fiammingo arrivano alla Venus. Dopo un pò, Rosario si sente male (soffre di attacchi di panico e crisi respiratorie) e chiede una bottiglietta d’acqua, ma senza aver fatto lo scontrino alla cassa. Il barista oppone un rifiuto e chiama i buttafuori. In difesa del fratello, colpito anche con un bastone elettrico allungabile, interviene Leonardo Cacioppo. Qualche giorno dopo, secondo l’accusa, i Cacioppo si sarebbero vendicati colpendo Giuseppe Galfano con una mazza da baseball. Ma di ciò non è emersa prova. A difendere i Cacioppo è stato l’avvocato Francesco Messina, che dichiara: “Dopo l’assoluzione di qualche mese fa per fatti di droga, questa nuova assoluzione dei fratelli Cacioppo "anfant terrible" castelvetranesi, rimodula la considerazione della loro caratura criminale. Evidentemente, non sono così terribili”.