C’era anche eternit tra i rifiuti andati a fuoco nell’ultimo incendio di erbacce e sterpaglie sviluppatosi nelle campagne del Marsalese. In questo caso a Birgi, su terreni incolti pare di proprietà della Casa di riposo “Giovanni XXIII”, non distante da colture e abitazioni. E com’è noto, la combustione delle lastre di eternit (mix di cemento-amianto) sprigiona nell’aria fumi altamente tossici, che sospinti dal vento possono arrivare sui cieli di centri abitati ed essere respirati dalla popolazione. L’accaduto, naturalmente, preoccupa non poco gli abitanti di questo versante del territorio marsalese. Riproponendo all’attenzione generale problemi di natura ambientale e di salute pubblica. Alla base c’è l’abbandono dei campi a causa della profonda crisi che già da qualche decennio angustia il settore. E una delle conseguenze è proprio quella degli incendi che, ad ogni estate, si sviluppano a causa delle erbacce secche. Con inevitabili seri rischi per la salute pubblica se tra arbusti e sterpaglie ci sono anche materiali pericolosi come amianto, plastica e altro.