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02/06/2016 06:25:00

Emergenza rifiuti in Sicilia, cambia ancora tutto: termovalorizzatori e un unico Ato

Rifiuti in Sicilia, ogni giorno c'è nuovo annuncio, che cambia tutto rispetto al precedente. L'ultimo annuncio è di  Crocetta: commissari nei Comuni che non rispettano gli standard minimi per la raccolta differenziata e cinque piccoli termovalorizzatori.

Entro due mesi verranno pubblicati i bandi per realizzare in Sicilia cinque piccoli termovalorizzatori. Nel frattempo la Regione invierà commissari in tutti i Comuni che non raggiungono livelli accettabili di raccolta differenziata. Rosario Crocetta, in un'intervista al Giornale di Sicilia traccia la rotta di medio periodo e dopo due giorni di confronto col governo nazionale mette sul tappeto le soluzioni al caos rifiuti:

«È arrivato il momento di dare attuazione a un sistema nuovo. Posso anticipare che entro due mesi pubblicheremo le prime manifestazioni di interesse per realizzare piccoli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti. Abbiamo superato l'impostazione iniziale del ministero, che prevedeva due grossi impianti. Ora siamo in grado di ipotizzarne 5 piccoli, capaci di smaltire 150 tonnellate al giorno. Verranno localizzati in zone da cui saranno facilmente raggiungibili da tutti i Comuni che li utilizzeranno. Così abbasseremo i costi di trasporto».

Altra novità è la creazione di unico Ato regionale.  «Abbiamo fatto un'intesa che potenzierà la raccolta differenziata, l'obiettivo in questa fase di transizione è portare meno rifiuti in discarica, abbiamo realizzato un cambiamento della governance nel settore dei rifiuti con un solo Ato contro i 27 ambiti territoriali previsti, abbiamo tagliato poltrone per avere una gestione più organizzata, perché il paradosso è che i siciliani pagano tantissimo di tasse sui rifiuti per aver un pessimo servizio». Lo ha detto il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone.

«Il governo nazionale sta avviando un percorso che mette ordine in questo settore - ha aggiunto Faraone - speriamo di poterci sbarazzare presto delle discariche che ora sono bandite in Europa, potenziare la raccolta differenziata, e quello che non riusciamo a differenziare lo bruciamo in sicurezza perché gli impianti sono moderni. Sono molto soddisfatto dell'intesa che si sta portando avanti».

Roma chiede che da qui a fine novembre la Regione abbia avviato le procedure per i termovalorizzatori e che entro 12 mesi incrementi la differenziata del 3%. nello step di novembre, dunque, dovrebbe bastare anche un incremento del 1,5% in aggiunta alla pubblicazione delle procedure per i termovalorizzatori. L’accordo parla di due impianti ma il nodo sono le quantità. 800 mila tonnellate quelle da smaltire sui 5 milioni che la Sicilia produce. Gli impianti proposti da Crocetta potrebbero smaltirne 750 mila. Nel frattempo accordi con le altre regioni per il conferimento dei rifiuti e gara internazionale per lo smaltimento all’estero.

“Crocetta propone 5 termovalorizzatori come Cuffaro e Lombardo prima di lui” scrive su twitter l’assessore comunista di Palermo Giusto Catania.

“Apprendiamo dalla stampa che sarebbe stato raggiunto un accordo tra il Governo e la Regione Siciliana sull’annosa questione dei rifiuti. La nuova ordinanza escluderebbe il commissariamento e autorizzerebbe l’esportazione di una parte dei rifiuti fuori regione e l’avvio immediato di tutte le procedure per la realizzazione di due mega inceneritori. Nonostante le smentite di Crocetta e della Contrafatto durante gli ultimi mesi, tutto questo era programmato, come avevamo dichiarato a gennaio scorso: discariche sature, rifiuti fuori dalla Sicilia e spese per impiantistica dannosa per l’ambiente che, nella migliore delle ipotesi, entrerà in funzione tra 4-5 anni. Qui si concretizza il completo fallimento del governo Crocetta, che solo per quanto fatto nel settore dei rifiuti dovrebbe dimettersi”. Così la deputata alla Camera Claudia Mannino, assieme al parlamentare all’Ars Giampiero Trizzino e all’eurodeputato Ignazio Corrao. “Significativo – dicono i tre portavoce – anche l’atteggiamento del Ministero, che sembra abbia imposto un aumento della differenziata del 3 per cento: possiamo dormire sogni tranquilli, entro l’anno raggiungeremo il 15 per cento, a ‘soli’ 50 punti percentuali da quanto previsto dalla legge”.