Non ci sono stati nè ritardi nè inerzie nelle operazioni di spegnimento dell’incendio che ha devastato Pantelleria. A dichiararlo è il dirigente del corpo forestale di Trapani, Francesco Randazzo. Il dirigente ricorda che la segnalazione è arrivata intorno alle 18:30 e i Canadair non possono volare oltre le 19:30. Questi sono poi intervenuti a più riprese alle 4:53 del mattino successivo per poi concludere alle 19:44 di mercoledì. “La fittezza, l’altezza della vegetazione, l’orografia e l’intensita’ del vento – aggiunge Randazzo – non hanno consentito, sia di giorno che di notte, alle forze di terra il controllo del fuoco rimanendo l’intervento aereo l’unico mezzo per contrastare l’evento“. “Appare chiaro – conclude – che l’evento calamitoso non e’ riconducibile a fatti accidentali o colposi ma e’ da ascrivere a una precisa volonta’ di colpire e distruggere il patrimonio naturalistico dell’isola provocando intenzionalmente un fatto eclatante ed un danno di proporzioni rilevanti“.
Il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in commissione Territorio e ambiente e la sua collega Pamela Orrù, il 10 giugno saranno a Pantelleria per incontrare il sindaco e visitare i luoghi colpiti dall’incendio dei giorni scorsi. “Il governo nazionale e’ al fianco di Pantelleria – dice la senatrice Orru’, nel rendere noto l’iniziativa – ed in queste ore i ministri Galletti e Martina sono stati in contatto costante con il sindaco di Pantelleria nella fase piu’ difficile di questa emergenza. Chiedero’ al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti che insieme all’istituzione del Parco nazionale si arrivi al piu’ presto all’approvazione del disegno di legge sulle Isole Minori ed alle misure fiscali da me proposte per sostenere il recupero, attraverso le imprese agricole e turistiche“.
Pantelleria è anche nota per la produzione di vini di qualità, in quanto culla dell’uva zibibbo, da cui hanno origine vini e passiti di grande pregio. Lo zibibbo è coltivato su piante talmente uniche da far considerare l’alberello di Pantelleria Patrimonio dell’Unesco, proprio per le sue specificità da tutelare. E’ per questo motivo che il mondo del vino di qualità ha deciso di soccorrere l'isola, avviando immediatamente, mentre i roghi continuano a flagellare il territorio, una raccolta fondi denominata INSIEME PER PANTELLERIA, per contribuire alla riproduzione e riforestazione dell’isola con le specie più rare, a maggiore rischio estinzione, che costituiscono un patrimonio genetico di valore inestimabile.
Capofila dell’iniziativa è la Cantina Pellegrino, che ha deciso di coinvolgere il mondo del vino di qualità, attivando una raccolta fondi. Parte del ricavato delle vendite di ogni bottiglia di Gibelè e Nes, vini prodotti dalla Pellegrino da uve zibibbo e strettamente legati all’isola di Pantelleria, sarà così destinato all’acquisto di attrezzature per un progetto della Riserva Naturale Orientata Isola di Pantelleria teso alla realizzazione di un vivaio per riprodurre le specie da reimpiantare nei boschi devastati dalla furia del fuoco.