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04/06/2016 06:30:00

Salemi. Allarmante emergenza rifiuti. Cronaca di un caos annunciato

Prima o poi doveva succedere. Ma sta accadendo prima di ogni più pessimistica previsione.

“Siamo sommersi, e non solo in senso metaforico, dall'immondizia”, scrive su Facebook un noto professionista salemitano e già sindaco.

Accade infatti che nella città, di recente entrata nel ristretto club dei borghi tra i più belli d’Italia, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani avviene sempre più a rilento. Nelle zone più “fortunate” una volta la settimana.

Con la conseguenza che è sotto gli occhi e i nasi di tutti. Cassonetti strapieni e tracimanti, fonte di maleodoranti effluvi e ricettacoli di ogni sorta di animali.

E siamo solo all’inizio della stagione più calda.

Non osiamo immaginare cosa succederà quando le temperature saliranno. Così continuando le cose, potrebbe scattare anche l’allarme sanitario

Una situazione oggi fuori controllo dovuta, viene ripetuto, all’esaurimento della discarica di Bonarrea. Giusto. Ma è solo una mezza verità.

Il problema ha radici antiche. E’ vecchio ed era prevedibile che si arrivasse ad un punto di non ritorno. In Sicilia come a Salemi, in modo particolare. Non crediamo che ci sia qualcuno che possa smentirci se afferimamo che chi ha avuto responsabilità politiche negli ultimi 12 anni non ha voluto o saputo risolvere la questione. Non ci sono attenuanti. Si tratta o di incapacità o di cointeressenze.

Già. Perché si dà il caso che gli effetti più intollerabili di cotanta irresponsabile inadempienza si sta registrando non in modo uniforme, ma a macchia di leopardo.

E’ sufficiente infatti fare pochi chilometri per constatare che non esiste la medesima emergenza nei paesi viciniori, come Vita, Gibellina e persino Partanna! In questi comuni, il tentativo di avviare un minimo di raccolta differenziata è stato fatto negli ultimi anni. E gli effetti si vedono.

Salemi invece “eccelle” , assieme ai “ virtuosi” Castelvetrano e Mazara del Vallo, per l’assenza totale, sia pure a livello sperimentale, di una politica che prevedesse la l’alternativa alle discariche e agli inceneritori.

In una realtà in cui il “cuffarismo” la faceva da padrone, diversamente non poteva essere. Gli interessi in campo erano ben diversi. Non quelli pubblici, ma solo quelli personali e speculativi. Si inseguiva la politica degli inceneritori per ogni tipo di rifiuti, speciali e non. Senza peraltro realizzarli, essendo in tanti a volersi spartire la torta. E i risultati oggi sono questi. La chiamano “ emergenza”, ma sarebbe più corretto definirla cronaca di un flop di cattiva politica ambientale annunciata.

Aspettarsi qualcosa dal governatore Rosario Crocetta è attesa inutile. Lui si dimostra molto bravo a scaricare gran parte della responsabilità sui Comuni. Le norme per la tutela ambientale sono già in vigore, sostiene. Il problema è strutturale, scopre. e non congiunturale. Mancano gli impianti di smaltimento. E s’inventa una soluzione nuova. Mettiamo in funzione i “biostabilizzatori mobili”, ha detto. Chi sa di cosa si tratta, alzi la mano. Ma non ha escluso la possibilità di cedere i rifiuti ad altri territori. E i il Bilancio? Intanto agli enti locali ha intimato: “o ci si allinea al nuovo corso o prenderò provvedimenti”. Una sorta di ultimatum.

Cosa significherà per Salemi e quali ripercussioni avrà nessuno in questo momento è in grado di saperlo.

La confusione regna sovrana sotto il cielo.

Se la raccolta differenziata in Sicilia è addirittura diminuita rispetto al 2012: dal 13,2 per cento. oggi è scesa al 12,7 per cento. Nel resto d'Italia è giunta al 42,5 per cento.

A Salemi è meno di zero!
Insomma, i numeri sono quelli di un fallimento. Che ha come responsabili maggiori, il governo Crocetta e i sindaci che si sono avvicendati in questi anni.

Si fa presto a dire che “va potenziata la differenziata, riducendo il più possibile i rifiuti che vengono conferiti in discariche”. Hai voglia a dire che “le discariche sono fuorilegge in tutta Europa, mentre da noi sono praticamente il luogo esclusivo di smaltimento”. Si continua a denunciare che “mentre in tutta Italia la differenziata è cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni, in Sicilia è scesa vorticosamente al 12,7%” se poi di concreto nulla si fa o viene realizzato.

Parole, parole che rimangono al vento, mentre ormai la linea palermitana da Carini è arrivata sulla collina di gesso tanto vituperata da Pietro Fudduni. Ma egli, da buon antisemita, aveva le sue ragioni. Nessuno ci avrebbe giurato, fino a qualche anno, ad eccezione delle solite Cassandre. Ma si sa, Super Suv, capitali parassitari depositati in Banche e immondizia riversata per le strade sono stati sempre un classico della letteratura sudamericana e di tutti i Sud!

Franco Ciro Lo Re