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22/06/2016 06:35:00

Marsala, piano rifiuti. Altro giro in consiglio comunale. Scontro sui progetti

Si prevedono giorni caldi sul tema dei rifiuti a Marsala. Oggi riprende il consiglio comunale e, se non ci saranno sorprese, si dovrà ricominciare a parlare del Piano Rifiuti. Il piano rifiuti è stato redatto dalla Esper, una agenzia di consulenza e progettazione in tema di rifiuti, incaricata dalla amministrazione Di Girolamo. Il piano presentato da Esper e Comune dovrà essere approvato dal consiglio comunale e poi si dovrà comnciare l’iter che porterà alla gara d’appalto. Un appalto da quasi 100 milioni di euro, per la durata di sei anni. Il servizio al momento è gestito dall’Aimeri Ambiente, il contratto scade a fine estate, ma tutto porta a ipotizzare che ci sarà una proroga visto che è una missione quasi impossibile predisporre tutti gli atti e terminare la gara d’appalto entro la scadenza del contratto.
Sono fasi concitate queste, anche perchè al Comune di Marsala sono arrivati altri piani, gratuitamente.Tra questi c’è quello della Science4Life, spinoff dell’Università di Messina, creatura del professor Giacomo Dugo, ex assessore e quasi candidato sindaco di Marsala.
Durante il consiglio comunale aperto di qualche giorno fa Dugo è intervenuto presentando il suo piano. Alcuni consiglieri comunali chiedono all’amministrazione di esaminare anche gli altri progetti. Sindaco e vice, invece, non si fidano e sposano il piano della Esper. I consiglieri comunali, comunque, al piano dell’amministrazione presenteranno degli emendamenti e si prevede battaglia in consiglio comunale.

Opinioni contrastanti in consiglio comunale, e anche al di fuori. La Science4Life ha scritto una lettera aperta spiegando le ragioni del loro intervento in questa partita. Alla società messinese ha risposto l’associazione Eticologica, di Marsala, prendendo le difese del lavoro che sta facendo l’amministrazione.

Ad intervenire per la Science4Life è Rossella Vadalà, ingegnere dell’Università di Messina, e responsabile del progetto presentato per il Comune di Marsala.


In dieci giorni e con uno sforzo umano e professionale non indifferente, Science4life si candida ad essere alternativa fornendo a titolo puramente gratuito un progetto di massima per la gestione dei rifiuti nel comune di Marsala e sperando di ottenere una proroga temporale necessaria a tramutare quel progetto di massima, in un’ opera progettuale dettagliata, completa ed esaustiva. Così una volta fatto pervenire il progetto alternativo a mezzo PEC a tutti i consiglieri comunali, al sindaco ed al vicesindaco, si punta alla preziosa occasione della seduta di consiglio comunale aperta svoltasi lo scorso 14 giugno nella sede del comune di Marsala, per esporre ai presenti l’alternativa progettuale di Science4life e chiedere il prolungamento temporale necessario a trasformare quel piano di massima in un progetto degno di essere chiamato tale.
Tuttavia questa privilegiata occasione di scambio di idee creata dal consiglio comunale, si tramuta rapidamente nel one man show del Dottore Attilio Tornavacca che definisce <<breve e sintetico>> un intervento prolisso, retorico e piuttosto ricco di luoghi comuni e sapientemente plasmato sulla tutta italiana captatio benevolentia del populismo ma soprattutto centrato ad arte sulla demolizione e sulla ridicolizzazione del progetto prodotto da Science4life.

Vadalà analizza, nella sua lettera, i punti presentati da Tornavacca in consiglio comunale. Come la tariffazione puntuale, il nocciolo del progetto presentato dalla Esper.

 

Questa tariffa viene misurata sulla quantità effettiva dei rifiuti indifferenziati prodotti da ogni singola utenza ed in particolare si paga in base al numero di svuotamenti del bidone carrellato per il residuo secco. La tariffa si compone di una quota fissa e di una variabile: quella fissa tiene conto dei costi per l’istituzione e l’attivazione del servizio, degli investimenti e relativi ammortamenti, dello spazzamento delle strade e dei costi generali ed amministrativi di gestione; mentre la quota variabile si disegna ad hoc sulla quantità di rifiuti conferiti al servizio di raccolta e si quantifica alla luce del numero di svuotamenti del bidone di residuo.

Nel corso delle presentazioni la Esper ha fatto gli esempi di alcuni Comuni per cui ha lavorato nella redazione del progetto sui rifiuti. La Vadalà però attacca la Esper su alcune procedure in alcuni comuni.

Ad esempio Mola di Bari, Cassano delle Murgie e Policoro vedono la gestione dei rifiuti assegnata alla Tradeco S.r.l. cui, (secondo quanto riportato dal sito dell’ANSA in un articolo del 19 maggio 2016) vengono sequestrati beni mobili ed immobili per oltre tre milioni di euro con l’accusa di frode fiscale. Diverso è certamente l’iter di assegnazione degli appalti nei comuni virtuosi del nord, ovviamente non si vuole lasciare intendere nulla di diverso da quello che si scrive ma solo rilevare come la premessa fatta dal direttore della ESPER, secondo la quale la srl che rappresenta collabora solamente con gli enti pubblici, non può bastare a purificare l’intero percorso post progettuale dei piani ESPER.

Dopo le frecciatine all’azienda concorrente, la responsabile del progetto della Science4Life, entra nel merito del piano da lei presentato e fa la comparazione dei costi con quello della Esper.

Il nostro progetto viene principalmente attaccato sul fronte dei costi affermando che con la cifra calcolata nel progetto di Science4life e pari a 6.019.935 di euro, non si possono raggiungere obiettivi virtuosi quali quelli prefissi dalla ESPER e che a pagare la riduzione dei costi saranno principalmente gli operatori del settore, le cui unità, sempre stando alle pubbliche dichiarazioni di Tornavacca, verrebbero ridotte a 71.
Si premetta che a Marsala il servizio di raccolta rifiuti viene gestito dal 2009 dalla Aimeri Ambiente, attraverso un contratto firmato dall’Ato Tp1 a livello provinciale e che costa alla città 14.764.340 milioni di euro l'anno, un prezzo totalmente inadeguato al numero di abitanti ed alle caratteristiche di questo comune; mentre la Esper prevede un costo di 10.751.255,50 a regime e assicurerebbe l’impiego per 7 anni alle 140 unità lavorative attualmente impegnate dall’Aimeri.
Occorre fare alcune precisazioni in merito, se il progetto di Science4life aumentasse il proprio costo complessivo di 2.800.000 euro circa, garantirebbe di raddoppiare le proprie unità lavorative portandosi al numero previsto dalla ESPER e mantenendo i propri costi sempre a livelli inferiori. L’intento del progetto Science4life non è quello di raddoppiare le proprie unità lavorative convogliandole nella gestione della sola raccolta differenziata traducendo questa mansione, per la quale sarebbero bastevoli le unità attualmente previste dal nostro progetto, in un ammortizzatore sociale.

Rossella Vadalà propone

Un piano di gestione dei rifiuti ad ampio raggio nel quale le 140 unità di lavoratori vengano ripartite in tutto l’iter di valorizzazione delle diverse categorie merceologiche di rifiuto: dalla gestione degli ecopunti fissi e mobili, alla pulizia delle spiagge, ai centri di recupero dei rifiuti, agli impianti di selezione e trattamento dell’indifferenziato per produzione di CSS (combustibile solido secondario) da impiegarsi quale combustibile nelle centrali termoelettriche siciliane (come l’Edipower di San Filippo del Mela, in provincia di Messina) da istituire in uno dei tanti terreni privi di destinazione d’uso presenti in Marsala; alla gestione di un impianto da posizionare nello stesso territorio di Marsala adibito alla digestione anaerobica del rifiuto organico finalizzata alla produzione di biogas ed ammendante di qualità che possa sostituire l’impianto attualmente gestito dalla Sicilfert. Srl, oggi causa di emissioni odorigene insopportabili e vari altri disagi per la popolazione.

 

Uno scontro quello tra le due realtà sulla progettazione del servizio rifiuti che fa capire quanto delicato sia il tema.
Alle osservazioni della Science4Life ha replicato l’associazione Eticologica, che da anni è impegnata a Marsala nella valorizzazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata.

 

Lo scopo del piano promosso dalla Giunta Di Girolamo, non è soltanto quello di ridurre i costi di gestione, ma di far funzionare un sistema che nel momento attuale non arriva nemmeno al 40% di raccolta differenziata e che quindi non ci consente di raggiungere i minimi richiesti dalla legislazione europea, che ci impone il raggiungimento della soglia minima del 65%, pena un' aumento esponenziale dell'eco-tassa a danno del cittadino. In realtà un risparmio per il cittadino virtuoso, ovvero colui che riesce a eseguire una corretta separazione del rifiuto a monte, ottenendo una raccolta differenziata di qualità, ci sarà eccome poiché è previsto che i costi del servizio (comprese le spese di smaltimento) diminuiranno del 10% il primo anno e del 15% dal secondo anno. Per il momento purtroppo il cittadino paga di più poiché non è informato a sufficienza su come effettuare una corretta raccolata differenziata, non è mai stato coinvolto da iniziative di informazione sull'argomento e inotre è vittima di un metodo di raccolta scorretto e scarsamente vigilato. A nostro avviso, invece, il punto di forza del piano della Esper sta nell'adozione di una metodologia di raccolta che premia chi meglio differenzia, adeguandosi ai principi della legislazione europea.

La responsabile Simona Pecorella scrive:

Ci sembra a dir poco sminuente considerare i cittadini marsalesi incapaci di emulare esempi di civiltà svizzeri, come se chi scrive si arrendesse ad una genetica che gli ha per nascita negato il diritto ad una città pulita! A noi sembra quanto meno limitante pensare al marsalese come ad un incivile e ci sembra altresì offensivo, per una società con la professionalità comprovata come la Esper, sentirsi definiti da un ironico "brillante" o un arrogante "venditore". Ci si ostina a pensare che nessuno che non ne sia nativo possa in qualche modo interessarsi ed essere in grado di occuparsi di un territorio. Che scemenza!
Per quanto riguarda il ruolo della Esper a Marsala, dobbiamo dirlo una volta per tutte l'unico loro interesse da difendere è lo stesso che abbiamo noi: una differenziata che funzioni!
Onestamente non comprendiamo tutta questa ostilità nei loro confronti e ci chiediamo quali interessi possano celarsi dietro la campagna di disinformazione in atto.


Eticologica poi invita a leggere il piano della Esper nella sua interezza, “nonostante qualcuno possa lasciarsi intimorire dal "malloppo" di 300 pagine”. E alle ipotesi di “oscuri interessi”, avanzati, in qualche articolo, tra l’amministrazione e la Esper, parla di “parole pesanti”.


Noi conosciamo personalmente due dei dirigenti della società piemontese e possiamo testimoniare con la trasparenza e serietà che ci contraddistinguono, la loro dedizione e sincera vocazione nei confronti di una causa che spesso si rivela molto più complessa da attuare di quanto ci si aspetterebbe. Ma noi non dimentichiamo che la comunità scientifica contemporanea a Galileo si opponeva ferocemente alle sue teorie con l'argomentazione che la terra fosse piatta! Noi memori della lezione della storia e consapevoli che i cambiamenti sono sempre osteggiati da chi non possiede la visione sufficiente a comprenderli, crediamo che questo nuovo piano costituisca una vera grande opportunità per la città di Marsala, sulla quale noi come associazione e insieme ad una rete di altre associazioni, stiamo puntando per darle un respiro più moderno, più consapevole, anche delle proprie inespresse potenzialità.

Vedremo come andrà a finire, una battaglia in cui c’è tanto in gioco. E che dovrebbe riprendere proprio oggi in consiglio comunale.