Dieci donne sono morte nel naufragio di un gommone carico di migranti avvenuto questa mattina nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. La guardia costiera ha soccorso 107 superstiti.
La centrale operativa di Roma, ricevuto un sos, ha inviato la propria nave Diciotti. L' equipaggio ha trovato il gommone semiaffondato e molti naufraghi in acqua. Sono stati anche recuperati i cadaveri delle 10 donne che erano morte in mare. Il naufragio è avvenuto con condizioni meteorologiche pessime, mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri.
La nave Diciotti ha ha poi salvato altre 117 persone che a bordo di un'altra imbarcazione, poco lontano dal luogo in cui è naufragato il gommone.
A Trapani intanto questa mattina 578 migranti sono giunti al molo Ronciglio, a bordo della nave Aquarius di Medici Senza Frontiere. Tra di loro sessanta minori non accompagnati, di variegata etnia con una netta prevalenza di nigeriani. I profughi sono stati soccorsi, in cinque operazioni, al largo delle coste libiche. Giunti al porto del capoluogo, intorno alle otto, sono stati rifocillati nelle tende da campo allestite lungo la banchina, dove hanno anche ricevuto una prima assistenza sanitaria. Diversi i casi di scabbia riscontrati. Nel complesso, tuttavia le condizioni dei migranti sono buone. Stremati ovviamente per la lunga traversata. Dopo le formalità di rito, i profughi sono stati trasferiti, a bordo di pullman scortati dalle forze dell’ordine, all’hotspot di contrada Milo, dove verranno eseguite le procedure per la loro identificazione.
I migranti provengono da 19 paesi dell’Africa: Gambia, Niger, Nigeria, Burkina Faso, Ghana, Costa D'Avorio, Sierra Leone, Sudan, Kenya, Senegal, Somalia, Togo, Guinea Bissau, Mali, Conakry. Sono 428 uomini, 150 donne, 79 bambini di cui 8 sotto i cinque anni. Fanno parte di un gruppo più numeroso di 753 migranti tratti in salvo nei giorni scorsi nel corso di 7 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla centrale della Guardia costiera a Roma. Le operazioni sono state condotte da cinque imbarcazioni inserite nel dispositivo Mare Sicuro e Frontex.