Troppe anomalie nella gestione dei rifiuti in Sicilia. L'ulteriore denuncia viene da Raffaele Cantone, magistrato al vertice dell'Anac, Autorità Nazionale per l'Anti Corruzione.
"È evidente che in Sicilia c'è una peculiarità diciamo ormai superata in gran parte di Italia cioè la presenza di tantissime discariche private. Ovviamente qualcuno ha l'interesse che questo sistema che ormai viene messo in discussione in Europa e nel mondo resti sostanzialmente analogo». Lo ha detto a Catania il presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone.
«Il sistema di conferimento in discarica - ha aggiunto - viene contestato da anni dall'Ue. Bisogna fare in modo che il piano regionale provi a superare quest'idea attraverso un'ampia raccolta differenziata ma anche prevedendo la finalizzazione in qualche luogo, che non sia solo la discarica, di quello che non può essere differenziato». E ancora:
"Noi abbiamo messo in evidenza un sistema che prevede un eccesso di soggetti che devono fare appalti. Meccanismi che avrebbero dovuto in qualche modo semplificare, con la creazione di queste strutture provinciali, non hanno consentito di fare partire davvero gli appalti. Poi è evidente che qui c'è una peculiarità che è un pò una caratteristica diciamo ormai superata in gran parte di Italia: la presenza di tantissime discariche private che ovviamente hanno interesse che questo sistema, messo in discussione in Europa e nel mondo, resti sostanzialmente lo stesso".
La Sicilia è ancora scossa dall’emergenza rifiuti, un problema che ha certamente origini antiche, ma che è deflagrato in queste settimane. Ieri la commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, presentando il rapporto sulla Sicilia, attaccando duramente la gestione siciliana del sistema delle discariche, ha rilevato come l’emergenza rifiuti nell’isola non sia frutto solo della cattiva amministrazione, ma dell’inquinamento dell’intero sistema di gestione prima ancora che dell’ambiente.
SANITA'. «Nel sistema della sanità abbiamo fatto una serie di verifiche sul piano nazionale riscontrando un dato che troviamo anche qui in Sicilia: la presenza enorme di appalti con proroghe continue. Il meccanismo delle proroghe finisce per essere un sistema. Piuttosto che fare gli appalti si continua a prorogare. È un meccanismo che non funziona e che non è giusto adottare». Lo ha detto Cantone rispondendo, a margine della presentazione di un protocollo di intesa per la legalità sulle misure di prevenzione e contrasto alla corruzione nella Pubblica Amministrazione, alla domanda di un giornalista circa eventuali anomalie nella Sanità dell'Isola.
«Abbiamo fatto accertamenti mirati su alcuni appalti - ha proseguito Cantone - che riguardavano soprattutto le assistenze domiciliari e le assistenze a soggetti esternalizzati rispetto alla strutture ospedaliere o lungodegenti con assistenza a casa e abbiamo anche qui verificato la strana presenza di un sistema cooperativo che quasi sempre fa capo ad un unico soggetto con appalti che, anche in questo caso, godono di proroghe continue».
E Cantone ha anche rilasciato un'intervista a La Sicilia. Eccone un estratto:
Ha più volte bacchettato la Sicilia sui rifiuti. L'emergenza continua, s'invoca il commissariamento. Quali anomalie avete riscontrato? «Il commissariamento può essere anche risolutivo, ma bisogna creare le condizioni per uscire dall'emergenza. Il sistema siciliano, per ciò che abbiamo verificato nelle nostre attività, si fonda ancora troppo sulle discariche, con molte più anomalie perché sono in gran parte private. E ciò rende il quadro ancor più problematico. L'unica risposta all'emergenza rifiuti non può essere ingrandire le discariche. La Sicilia deve mettere in campo un piano rifiuti con una logica industriale, dalla raccolta allo smaltimento». L'altro settore siciliano ad alto tasso di corruzione è la sanità. Con quali patologie? «Abbiamo un focus su una caratteristica in apparenza inspiegabile: i costi di dispositivi e servizi in appalti sostanzialmente analoghi. Dai primi dati che ho visto, i prezzi del Sud, e della Sicilia in particolare, sono sempre molto più alti. Un fatto che non ha una spiegazione in termini industriali». E come se lo spiega allora? «È inutile girarci attorno: la sanità è un grandissimo affare, anche perché per sua natura è anticiclico rispetto alla crisi. Inoltre ci stiamo concentrando sull'utilizzo delle proroghe negli appalti in sanità. In Sicilia abbiamo verificato una serie di stranezze, in alcune cooperative nel settore dell'assistenza esternalizzata, in un sistema che utilizzava appalti con significative e continue proroghe. C'è stato un monitoraggio, ne faremo a breve un altro».