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28/07/2016 06:13:00

Rifiuti, rabbia e multe a Mazara. Pattume trasferito in Piemonte? Oggi Trapani chiude

16,00 -  A Mazara elevati in 2 ore 12 verbali per infrazione alle norme sul conferimento dei rifiuti nei cassonetti da parte dei cittadini. Lo rende noto il locale Comando di Polizia Municipale impegnato da stamani nel controllo del territorio. Si ricorda che è tassativamente vietato buttare rifiuti nelle ore diurne . I rifiuti vanno depositati negli appositi cassonetti dalle 20,00 alle 08,00.

15,00 - Sempre alta la tensione sul fronte della raccolta rifiuti. Il temporaneo mal funzionamento della discarica di Trapani ha provocato uno stop nella raccolta, soprattutto nel capoluogo, dove il Sindaco Damiano ha diramato un appello ai cittadini a non abbandonare rifiuti in strada. Situazione verso la normalità a San Vito Lo Capo, dove è entrato in funzione il centro comunale di raccolta dei rifiuti, che dovrebbe restare operativo quattro mesi. 

 07,00 - Emergenza rifiuti nel Trapanese, cresce l’iniziativa di alcuni cittadini mazaresi che, dopo l’input del perito assicurativo Domenico Di Maria, hanno sporto formali querele contro ignoti nel tentativo di individuare i responsabili della perenne emergenza rifiuti della città di Mazara del Vallo che sempre più prende le sembianze di un vero e proprio disastro ambientale.
Domenico Di Maria ha concordato con l’avvocato marsalese Giovanni Galfano, il quale si è reso disponibile a rappresentare gratuitamente tutti coloro i quali gli conferiranno mandato per la questione rifiuti, una riunione che si terrà a Mazara del Vallo in via Abate Vito Pugliese n. 30/A, presso lo studio del Di Maria, il giorno 05 agosto alle ore 21.30, nel corso del quale verranno spiegate le ragioni della protesta e le iniziative da intraprendere per il caso in cui la situazione non si normalizzerà.
Giovanni Galfano fa presente che dopo l’incontro del 05 agosto incontrerà il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Marsala al fine di comprendere lo stato dell’indagine già avviata a seguito delle denunce dei sindaci di Mazara e Castelvetrano. Inoltre, anticipa che durante la prossima riunione proporrà la nascita di un gruppo di lavoro che avrà lo scopo di monitorare la problematica che in ogni caso – considerata l’inerzia delle Istituzioni deputate ad effettuare gli interventi richiesti dalla Comunità Europea - rischia anche in futuro di aggravarsi, con costi per i cittadini sempre più elevati e servizi sempre peggiori; il tutto con gravi ripercussioni ambientali ed economiche per il territorio (devastato anche nella sua immagine turistica).

“Abbiamo chiesto esplicitamente al Presidente della Regione un intervento straordinario che permetta al nostro Comune lo smaltimento dell'intera quantità di rifiuti giacenti per strada e che ad oggi è di circa 950 tonnellate. Inoltre abbiamo nuovamente rappresentato la necessità di poter conferire 80 tonnellate al giorno fino al mese di Settembre nella discarica di Trapani”. Lo ha detto il Sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi dopo aver inviato l’ennesima richiesta al Presidente della Regione per superare l’emergenza rifiuti. A seguito dell’ordinanza 12/Rif. emessa il 22 Luglio 2016 il Comune di Mazara del Vallo è autorizzato a conferire straordinariamente 550 tonnellate di rifiuti presso il Polo Tecnologico di Castelvetrano. “Un quantitativo – ha aggiunto il Primo Cittadino – che non ci consente di superare l’emergenza. Già prima dell’emanazione dell’ordinanza avevamo, con più note, comunicato la giacenza in strada di oltre 800 tonnellate di rifiuti e avevamo altresì fatto presente che questo quantitativo era destinato ad aumentare stante che in città si producono in questo periodo circa 75/ 80 tonnellate di spazzatura al giorno, mentre la discarica di Borranea di Trapani ne riceve circa 46 non rispettando nemmeno il quantitativo di 65 tonnellate autorizzato dalla stessa Regione. Stiamo attuando un piano emergenziale che ci permette di aumentare la capacità di raccolta dei rifiuti portandola dalle attuali 100 tonnellate al giorno a circa 150, ma se le autorizzazioni al conferimento non subiranno le modifiche richieste ogni nostro impegno sarà reso vano. I nostri sforzi  vanno comunque associati ad impianti adeguati che ci permettano di poter smaltire nel più breve tempo possibile la grande quantità di rifiuti prodotti e eliminare l'emergenza igienico-sanitaria e di ordine pubblico già gravi e presenti nel territorio mazarese ma, a tal proposito, il Polo Tecnologico di Castelvetrano adibito ad area di trasferenza, non ha le attrezzature idonee per assicurare uno smaltimento celere dei rifiuti che risultano depositati per strada”.

LE ALTRE CITTA'.  San Vito Lo Capo è tra le località del Trapanese a patire per l'emergenza rifiuti. Il Comune cerca di tamponare i disagi aprendo da domani, nei pressi del campo sportivo, un centro di raccolta dei rifiuti indifferenziati prodotti dalle attività commerciali, ma nel sito possono conferire anche i cittadini. Varato anche un nuovo piano per la differenziata che prevede criteri di premialità. Situazione al limite anche a Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo. Da due giorni è stato attivato a Castelvetrano un centro di raccolta temporaneo, autorizzato dalla Regione, dove conferiscono i Comuni limitrofi. Situazione sotto controllo a Trapani, dove il sindaco ha invitato i cittadini a incrementare il conferimento dei rifiuti riciclabili nel centro racconta del lungomare Dante Alighieri.

Ma l’emergenza è tutt’altro che conclusa:oggi  la discarica di Trapani chiuderà i battenti per 24 ore, per una manutenzione programmata che però potrebbe costringere i comuni della provincia a interrompere la raccolta.

 

CASTELVETRANO. Sulla situazione dei rifiuti a Castelvetrano ecco una lunga nota del locale circolo del Partito Democratico:

Riportare il ragionamento sull’analisi dei fatti e dei documenti relativi alla risoluzione, da parte del Governo regionale, dell’emergenza rifiuti nel trapanese è una risposta, oltre che una responsabilità, che il Partito Democratico di Castelvetrano sente di dover dare esclusivamente ai propri concittadini sommersi in questi ultimi giorni, oltre che dai rifiuti, da un inquietante paventato allarme per un ipotetico disastro ambientale, privo di oggettivi riscontri nei fatti e nelle azioni.
Pur condividendo le preoccupazioni di carattere ambientale che si accompagnano inevitabilmente alla gestione dei fenomeni emergenziali e sorvolando, al momento in quanto non conducente, sui livelli di responsabilità dell’emergenza rifiuti voluta ad hoc o involontariamente creata, riportiamo di seguito i fatti per come si sono svolti:
Con l’ordinanza n. 9/Rif del 19 luglio 2016 (Piano straordinario di emergenza per il conferimento dei rifiuti urbani), reperibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana – Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei rifiuti, il Presidente della Regione ha autorizzato il conferimento, per il territorio del trapanese, presso la discarica di c/da Borromea in territorio di Trapani, gestita dalla Trapani Servizi S.p.a., delle seguenti quantità medie giornaliere (giusto per citare quelle più importanti): Campobello di Mazara 13 tonnellate; Castelvetrano 50 tonnellate; Mazara del Vallo 65 tonnellate; Partanna 8,3 tonnellate; Trapani 89,4 tonnellate; Marsala 52,6 tonnellate; San Vito Lo Capo 14,1 tonnellate; Erice 20,2 tonnellate. Con obbligo di verifica e controllo settimanale in carico ai gestori delle discariche.
E tuttavia i quantitativi autorizzati non sono risultati sufficienti per risolvere in tempi brevi l’emergenza dei rifiuti accumulati per strada chi più chi meno in tutto il territorio trapanese, per altro a forte vocazione turistica soprattutto in questo periodo dell’anno.
Ecco allora che, per evitare disagi ai Comuni con possibili ripercussioni igienico-sanitarie e preso atto che l’impiantistica attuale copre esclusivamente l’ordinario e non è in grado di smaltire gli accumuli di rifiuti indifferenziati, il giorno 22 luglio 2016 il Presidente della Regione convocava una conferenza di servizi per l’esame del progetto di stoccaggio preliminare e temporaneo dei rifiuti presso l’impianto di compostaggio-Polo Tecnologico integrato di c/da Airone nel nostro Comune, alla presenza dell’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dell’Assessore regionale alla Salute, del Direttore Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, dei rappresentanti dell’ASP Trapani e dell’ARPA Trapani, del Commissario straordinario della Belice Ambiente S.p.a., On. Sonia Alfano.
Preso atto dell’emergenza sanitaria ed ambientale ed acquisiti i pareri favorevoli di tutti gli enti preposti, il Presidente della Regione Crocetta, di concerto con l’Assessore alla Salute Gucciardi, emetteva l’ordinanza contingibile ed urgente ex art. 191 del c.d. Codice dell’Ambiente, n. 12/Rif del 22 luglio 2016, per un massimo di 2000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla sola provincia di Trapani.
In quella stessa riunione, il Commissario della Belice Ambiente, acquisito il parere favorevole del Comune di Castelvetrano, ha presentato una relazione tecnica sulle caratteristiche del polo tecnologico ed in particolare sulla zona del polo dove stanno scaricando i rifiuti e sulle modalità di svolgimento delle operazioni di deposito temporaneo: trattamento di tritovagliatura dei rifiuti (realizzabile in pochi giorni) per consentire la destinazione ed il trasferimento della frazione secca presso le discariche di OIKOS e/o Siculiana mentre la frazione di umido presso Bellolampo per la biostabilizzazione. Un gommato dell’ESA è stato messo a disposizione a costo zero per favorire le operazioni di carico e scarico dei rifiuti così come altri mezzi della Protezione Civile Sicilia compreso il tritovagliatore che consente, appunto, la separazione della parte umida dalla parte secca.
In quella stessa conferenza di servizi l'ARPA Trapani riferiva che l'impianto di c/da Airone è dotato di idonei sistemi di protezione ambientale essendo il suolo impermeabilizzato, di sistema di regimentazione delle acqua di percolazione dei rifiuti e di idonea vasca di raccolta di percolato. E’ inoltre presente idonea copertura a protezione di eventuali precipitazioni.
Questi i fatti, i pareri e i documenti della confusa vicenda dell’utilizzo del Polo Tecnologico di c/da Airone.
Ora, aldilà delle volgari aggressioni verbali, dell’accusa di “silenzi pesanti” o di una non ben comprensibile “complicità” o “supina accettazione” del PD locale con gli organi di Governo, perpetrate dai soliti pensatori della domenica, dagli urlatori professionisti dei blog, dai vuoti intellettuali dei social, da movimenti cittadini che non riescono ad arrivare oltre il proprio naso, che consegnano alla Città l’impostazione campanilistica del “non nel mio giardino”, che il PD non condivide nella convinzione che, nell’emergenza sanitaria, ogni Comune, compreso Castelvetrano, debba fare la propria parte ed assumersi un pezzo di responsabilità nel pieno rispetto della solidarietà tra Enti locali, resta il fatto che il Governo regionale ha dato una soluzione, temporanea e provvisoria, alla emergenza igienico-sanitaria dei rifiuti per strada.
Sarà compito di tutti, noi compresi, far sì che tutte le direttive sopra evidenziate vengano rispettate, che si inizi una capillare e organizzata raccolta differenziata, che si avviino progetti di “vuoto a rendere” in collaborazione con le attività ricettizie e le aziende di distribuzione di bevande in vetro e/o ogni altro progetto che miri alla riduzione dei rifiuti indifferenziati e che il nostro territorio non venga impunemente inquinato.

 

DALLA REGIONE. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l'assessore all'Energia, Vania Contrafatto, il direttore del Dipartimento acqua e rifiuti, Maurizio Pirillo, hanno affrontato con urgenza la situazione generale dei rifiuti nell'isola apprezzando lo sforzo fatto da diversi comuni e diversi impianti siciliani, che stanno lavorando in modo molto intenso, con particolare riferimento a Sicula Trasporti, Oikos, avviato inoltre l'impianto di Gela, l'impianto di biostabilizzazione mobile di Bellolampo, che sta viaggiando a pieno ritmo; quello di Siculiana sarà pronto il primo agosto e il nuovo impianto di Augusta operativo da venerdì. Intanto stamane si è svolto un sopralluogo presso l'impianto di Sciacca per verificarne le potenzialità. Su questo si attendono i rapporti dell'Arpa, dell'Asp e degli organismi tecnici territoriali. Castelvetrano è già operativo e la Protezione civile ha fornito i mezzi necessari per affrontare l'emergenza.

"Dopo la disponibilità della Regione Piemonte, la Regione siciliana - ha detto Crocetta - è pronta a spedire subito 1300 tonnellate via nave, per fronteggiare la situazione che si è verificata per la Rap, a causa del sovraccarico di arretrato, che tra l'altro impedisce ai comuni del palermitano che usufruiscono di Bellolampo, di conferire lo straordinario. Per quanto riguarda il Piemonte, siamo tuttora in attesa della disponibilità dell'impianto di termovalorizzazione, che potrebbe arrivare domani. Per quel che riguarda la Regione, siamo già pronti. Questa soluzione risolverebbe immediatamente i problemi dei comuni del palermitano, nelle more che Rap si rimetta a regime. Si era valutata la possibilità di spedire questi rifiuti attraverso le ferrovie, ma l'organizzazione del servizio avrebbe richiesto 15 giorni di tempo, quando non sarebbe stato più necessario. Spedire via mare risulta quindi al momento la sola cosa possibile e realistica. Va sottolineato, inoltre, che dal 15 agosto l'impianto di termovalorizzazione di Torino chiude per manutenzione e quindi all'atto della disponibilità di Trenitalia, in sostanza non ci sarebbe la disponibilità dell'impianto".

Ma la a maggioranza Cinque Stelle del Consiglio Comunale di Torino si oppone all'ipotesi di usare l'inceneritore del Gerbido per smaltire i rifiuti provenienti dalla Sicilia. Era stata la Regione Piemonte, con una lettera di Sergio Chiamparino al governatore siciliano Rosario Crocetta, a dare "una disponibilità di massima ad accettare, previo accordo da stipularsi, l'ingresso di rifiuti urbani anch indifferenziati" nel territorio e ad "accogliere una quantità indicativa di 15mila tonnellate nell'impianto" di incenerimento alle porte del capoluogo piemontese.

Adesso però la maggioranza che sostiene la sindaca Chiara Appendino in Sala Rossa dice che non è d'accordo con la scelta e lo fa in contemporanea alla presa di distanza dell'Ato-r, l'Associazione d'Ambito torinese per il Governo dei Rifiuti, che smentisce di essere mai stata interpellata da Chiamparino, a dispetto di quanto il governatore dice sempre nella lettera. "Non appena ATO-R sarà ufficialmente interpellata sarà cura dell’Assemblea dell’ente pronunciarsi nella prima seduta utile che si terrà presumibilmente a settembre" scrive l'ente.