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29/07/2016 06:45:00

Marsala e la Pokemon - mania. Perché avere paura?

 In pochi giorni a Marsala sono state inaugurate ben sette palestre. Non parliamo di attività commerciali ma di palestre virtuali, quelle dove portare ad allenare i propri Pokémon o dove sfidare altri giocatori.

La Pokémon Go mania, infatti, sta contagiando anche i marsalesi e c'era da aspettarselo se si considera che il gioco sembra aver superato tutti i record di download durante le prime settimana di permanenza negli store. In verità la nostra città è piena di Pokémon: dalla costa fino alla contrada più lontana è possibile incrociare Pokémon di ogni natura, dai più comuni ai più rari.

Di cosa si tratta?

Pokémon Go è un’applicazione disponibile per smartphone Android e iOS che sfrutta la tecnologia della realtà aumentata. Grazie al supporto del Gps e della realtà aumentata i giocatori si trasformano in allenatori di Pokémon virtuali e devono andare in giro per la città cercando di catturare Pokémon, conquistare palestre e guadagnare soldi virtuali che permettono di potenziare il loro armamentario fatto di Poké Ball, pozioni, uova da schiudere e spray revitalizzanti.

Sono tanti i ragazzi che si radunano ogni giorno tra le vie della città per cacciare e potenziare i propri Pokémon.

Marsala è un buon posto per giocare a Pokémon Go. Il centro storico, per esempio, è ricco di PokeStop, punti di interesse che rilasciano bonus ai giocatori.

C'è un PokeStop davanti la casa dell'avvocato Renzo Carini, ex Sindaco di Marsala, c'è un via vai di gente armata di smartphone che non si vedeva dai tempi della sua sindacatura. Anche la Villa Comunale, Villa Cavallotti, a due passi da Porta Nuova e dai finti giardini voluti dall'ex Sindaco Adamo, è ricca di punti di interesse: basta attraversarla a piedi e aspettare 10 minuti per fare il pieno di bonus avvicinandosi ai vari busti che costellano il selciato. Tra giocattoli rotti e altalene sghembe, i Pokémon sono l'unica attrattiva per bambini che la nostra Villa possa offrire.

La disposizione delle palestre nel centro della città è molto agevole, con alcune eccezioni. C'è una palestra all'interno del Parco Archeologico, proprio accanto la Villa Romana e - francamente - non è tanto economica considerato il costo del biglietto del Parco (4 euro per gli adulti, gratis per i bambini). Un'altra palestra si trova dentro la Cantina Florio, e anche qui è difficile avvicinarsi, faccia tosta esclusa. Per il resto i posti dove poter allenare i propri Pokémon sono tanti, da Piazza Inam a Piazza Castello, dalle 2 Rocche a Piazza Loggia.

A Palazzo VII Aprile, per esempio, è più facile trovare Pokémon che il Sindaco Alberto Di Girolamo. Rispetto alla politica, infatti, i Pokémon sono più avvantaggiati perchè hanno la possibilità di potenziarsi ed evolversi mentre la nostra città rimane ferma nel suo vuoto pneumatico. Ecco, potrebbe essere questa la mossa a sorpresa del nostro Sindaco: fuori la Cerniglia e dentro Pikachu, che non sarà socialità ma sicuramente è più social.

Al netto delle polemiche da isteria collettiva (il Codacons ha presentato un esposto in procura chiedendo il "divieto totale di diffusione dell’App Pokémon GO sul territorio italiano"), la caccia ai Pokémon è un passatempo delizioso. I bambini fanno nuove amicizie, i genitori possono trovare una chiave di lettura più moderna per giocare e interagire con i propri figli andando a "caccia" insieme e i ragazzi in età da fidanzata possono valutare quale tra i propri affetti debba prevalere, l'amore o il Pokédex.

E' un fenomeno, una moda, una tendenza, chiamatela come volete. E' allegra, leggera e inclusiva. Perchè averne paura?