Troppe tensioni, troppi deputati assenti, con l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, che dopo aver seguito i lavori per l’intera giornata in serata ha lasciato l’aula per rientrare a Roma: l’Assemblea siciliana così, dopo avere verificato l’assenza del numero legale su richiesta di cinque deputati come da regolamento e preso atto dell’assenza dell’assessore titolato a rispondere ai quesiti dell’aula su materia finanziaria, ha deciso di sospendere l’esame della manovrina da una decina di milioni di euro, definita omnibus o legge-mancia, e di aggiornare i lavori al 13 settembre alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva. Ieri era l’ultimo giorno di lavoro dei parlamentari, come stabilito nell’ultima conferenza dei capigruppo che aveva fissato dal 10 agosto al 12 settembre la pausa estiva. Nonostante questo, l’Ars stamani aveva cominciato l’esame del disegno di legge in un clima di totale incertezza. Una decina gli articoli approvati in quasi dieci ore di seduta.
Tra gli articoli approvati (ma per l’approvazione definitiva, ripetiamo se ne parla a Settembre) la norma contestata dall’Anci e dai sindaci, che toglie ai Comuni il 30 per cento dell’incasso da biglietti di musei e aree archeologiche che andava loro, per girarlo alla Regione che però potrà utilizzare queste somme “solo per la manutenzione dei siti”. Approvata anche la norma che autorizza la Regione a firmare un mutuo da 19 milioni di euro per salvare le terme di Sciacca e Acireale, rilevando i beni in via definitiva e dando così liquidità per pagare debiti e dipendenti. Stanziati 9 milioni di euro per garantire i dipendenti, precari e non, delle ex Province che rischiavano di non ricevere lo stipendio. Con queste somme sarà garantita anche l’assistenza ai disabili. Stanziati, dopo un lungo dibattito d’aula, 2,4 milioni di euro per le scuole paritarie pubbliche e religiose. Via libera a oltre 3 milioni per coprire le spese dei Consorzi di bonifica.
“È scandalosa ma non sorprendente la sciatteria dimostrata da diversi deputati della maggioranza, interessati a tutt’altro tranne che alle norme che riguardano la Sicilia. Oggi si è consumata infatti una pagina vergognosa, con i deputati della maggioranza che hanno abbandonato progressivamente l’Aula, facendo venir meno il numero legale e costringendo la presidenza a rinviare i lavori a settembre”. Lo dice l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.