Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/08/2016 07:00:00

Marsala. Ennesima denuncia contro Spanò, l'infermiere accusato di abusi sessuali

  Sembra non finire mai lo stillicidio di denunce contro il 52enne infermiere marsalese Maurizio Spanò, che il 15 marzo scorso è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata su pazienti anestetizzati per essere sottoposti a esami diagnostici. Esami eseguiti nello studio privato del noto gastroenterologo marsalese Giuseppe Milazzo. Naturalmente, a insaputa del medico, che comunque viene accusato di aver consentito a Spanò di effettuate l’anestesia. L’ultima denuncia è stata presentata in Procura da una donna di circa 60 anni. E’ stata l’ultima a filmata dai carabinieri mentre, in stato di incoscienza per l’anestesia, subiva una violenza sessuale completa. Anche in questo caso, la vittima è assistita dall’avvocato Vincenzo Forti. Anche in questo caso, la firma sul foglio dell’anestesia non sembra essere quella del dottor Milazzo. Ad accompagnare la donna fu il marito, che sarebbe stato fatto accomodare in un’altra stanza, dalla quale, con un monitor, avrebbe potuto vedere solo l’esame gastroscopico, ma non le fasi precedenti e successive. Dopo il risveglio, la donna notava qualcosa di strano nelle parti intime e sulla bocca (“labbro superiore gonfio e con escoriazioni”). Quando, poi, venne a conoscenza dai giornali dei fatti contestati a Spanò, capì cosa le era accaduto. Intanto, da accertamenti catastali effettuati dall’avvocato Vincenzo Forti, emerge che lo scorso luglio il dottor Milazzo ha trasmesso il suo patrimonio immobiliare (o comunque una parte di questo) alla figlia.