Sembra essere una strada maledetta via Mario Rapisardi. Nel centro di Marsala, a pochi passi da Piazza della Repubblica, è una delle viuzze più note in città. C'è il Best Western, che una volta era uno degli alberghi storici della città, "Stella d'Italia". Sembra aver chiuso da poco il negozio di fiori, mentre resiste una storica insegna, P.C.I., e lì ha cominciato la sua attività quello che per anni è stato il pasticciere per eccellenza a Marsala, De Gaetano.
Le fiamme in questa piccola strada del centro di Marsala non sono nuove, e negli ultimi anni hanno provocato non pochi danni. In un'occasione c'è stato anche un morto.
L'ultimo incendio è di mercoledì pomeriggio, ultimo giorno di agosto.
Una Lancia Y e un'auto furgonata sono andate in fiamme, intorno alle 18. Le fiamme altissime hanno creato momenti di panico nella zona, non nuova a questi episodi come dicevamo. Accanto alle due auto c'erano altri mezzi. Una moto e altre due auto sono state spostate dai passanti prima che venissero coinvolte dalle fiamme. Pare che a generare il tutto sia stata l'auto furgonata che ha cominciato a prendere fuoco. Tra l'altro al suo interno trasportava delle bombole a gas che potevano esplodere in qualsiasi momento. Il proprietario ha avuto la prontezza di rischiare e toglierle subito dall'auto per evitare guai peggiori, e danni molto più grandi. I vigili del fuoco sono arrivati in ritardo sul posto, quando già alcuni cittadini avevano quasi del tutto spento le fiamme con una pompa da giardino. I vigili del fuoco di Marsala erano impegnati tutti in altre operazioni, nel versante nord della città. Altri incendi si sono infatti registrati in zona Colombaio Lasagna, un incendio molto vasto che ha richiesto più squadre, e sul lungomare Spagnola, davanti le saline che si affacciano a Mozia dove è stato bruciato un appezzamento di terreno incolto.
Dicevamo che via Rapisardi non è nuova a questi episodi.
Nella notte tra il 21 e il 22 maggio scorso andarano in fiamme ben sei auto.
"E' stato un inferno. Possiamo dire che abbiamo visto l'inferno", raccontavano gli abitanti della strada. Infatti, di questo si trattava. Fiamme altissime che hanno annerito gli storici palazzi circostanti. Tutto era partito da una Fiat Punto parcheggiata, poi sono andate incendiate le altre auto, tutte di persone che abitano in quella strada. I vigili del fuoco non hanno trovato le famose "tracce di liquido infiammabile", e quindi non ci sono stati elementi che portano alla natura dolosa dell'incendio, anche perché l'auto dalla quale è partito tutto, una Fiat Punto, era vecchia. Tra le vittime anche l'avvocato Stefano Pellegrino, il più noto tra i penalisti di Marsala, che nel 2007 subì un attentato incendiario nel portone di casa, da parte della famiglia di "Cola" Licari, poi condannato per mafia.
E un incendio ha portato alla morta di una anziana nel luglio 2014 che abitava proprio in quella strada. Era l’80enne Agata Liliana Musillami, morta in seguito all’incendio che si è sprigionato nella sua camera da letto, nello storico Palazzo Sala-Spanò. In un appartamento del primo piano vivevano i coniugi Spanò: la signora Musillami e il marito, Sebastiano Spanò, 84 anni.
Assurda la causa dell'incendio. La donna si sarebbe addormentata con una sigaretta accesa, e proprio questa avrebbe “innescato” le lenzuola a il materasso per poi le fiamme ampliarsi per la stanza. La donna inoltre da tempo era malata, con una paralisi alle gambe, trascorreva molto tempo a letto, ma non aveva mai smesso di fumare. In casa con lei viveva il marito, che è rimasto intossicato dal fumo, ma non in maniera grave. L’uomo avrebbe tentato di spegnere le fiamme ma non è riuscito. Poi sono arrivati i soccorsi, con i vigili del fuoco di Marsala e i sanitari del 118. Spente le fiamme, la constatazione che la signora Musillami era ormai priva di vita. Una vittima del fuoco, che in questi anni si è fatto vedere più volte in via Rapisardi.