Non ci stanno a passare per “irregolari” e per “aggressivi” i titolari del lido Le torri di San Teodoro, a Marsala. In queste settimane, come ormai succede ogni estate, sono state tante le polemiche su quel lido, sulle autorizzazioni in possesso, sul rapporto burrascoso tra i titolari e i frequentatori di una delle zone più belle della Sicilia Occidentale. Ci troviamo nel passaggio tra la terra ferma e l'Isola Grande (o Isola Lunga), uno specchio d'acqua bassa che consente il passaggio a piedi sull'isola. La storia di questi anni fatti di denunce, di vicende giudiziarie, di polemiche, interrogazioni, e liti tra titolari e bagnanti, l'abbiamo raccontata ieri.
Il lido è intestato come “Laguna dello Stagnone S.A.S”, titolare è la signora Ombretta Nizza che ha “una legittima “concessione” rilasciata dall’A.R.T.A. e non anche di una “convenzione Farlocca”, come dichiarato da parte di un rappresentante delle istituzioni, il quale avrebbe dovuto soppesare le parole, prima di esprimersi in forma gravemente calunniosa, soprattutto, nei confronti degli enti pubblici che hanno provveduto al rilascio della concessione e al controllo dei requisiti previsti per ottenerla". A parlare è il legale di Ombretta Nizza, l’avvocato Giacomo Frazzitta. Il legale non fa il nome, ma il consigliere comunale a cui si riferisce sarebbe Daniele Nuccio, che in queste settimane ha svolto una sorta di indagine propria sulla situazione burocratica del lido.
La situazione della lingua di terra in cui insiste il lido “si caratterizza per una continua inosservanza delle regole statuite e pubblicate nella G.U.R.S. del 24.5.2000, nonché nel decreto dell’AR.T.A. n.476 del 2007”, spiega Frazzitta.
“In tali disposizioni è possibile evincere chiaramente, al di là del facile populismo, da parte di chi svolge la professione di politico, che : “ove non esistano idonei varchi pubblici a mare e nelle immediate vicinanze il concessionario deve consentire il libero transito”” .
La nota del legale di Nizza e De Vita si sofferma ancora su ciò che dice la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana:““e’ vietato abbandonare rifiuti al di fuori degli appositi contenitori” che è necessario il nulla osta dell’Ente gestore per “praticare la balneazione, salvo il rispetto delle modalità fissate per la tutela dell’integrità ambientale e con le limitazioni disposte dall’ente nei periodi dell’anno e nelle zone in cui possa risultare di pregiudizio alla sosta e alla riproduzione della fauna selvatica. L’Ente gestore provvederà a regolamentare, l’accesso alla riserva via mare””.
In pratica, rileva Frazzitta, “le condizioni di accesso all’area marina protetta sono particolarmente stringenti e soltanto con delle concessioni è possibile svolgere attività di balneazione. Nel caso che ci occupa, oltre ad essere presente un idoneo varco pubblico per l’accesso a mare, la titolare della concessione, ha sempre consentito il libero transito dalla battigia”.
E il rapporto burrascoso con i bagnanti. “Come accade, anche, negli altri lidi, se i non clienti utilizzano lettini e altre attrezzature senza richiederne l’autorizzazione o pagarne la locazione, al titolare, , vengono invitati ad allontanarsi”.
Frazzitta racconta che “in quella lingua di terra si assiste giornalmente alla violazione di tutte le norme poste a tutela della Zona Marina Protetta ( di cui dovrebbe occuparsi anche il consigliere ), poichè bagnanti sostano abusivamente e senza controllo alcuno delle autorità preposte, presso lo specchio d’acqua e le lingue di terra affioranti che trovansi tra il Lido e l’isola Lunga.Tutto ciò è causa di cumuli di rifiuti che vengono abbandonati dai bagnanti abusivi che sostano con ombrelloni e sdraio nel guado tra il lido e l’isola Lunga”.
La difesa del lido in sostanza si basa sulla maleducazione di chi frequenta il passaggi per l’Isola Lunga. “Queste condotte causano un grave danno ambientale alla Zona Marina protetta. Accade, inoltre, che nel ritornare sulla terra ferma alcuni dei bagnanti abusivi utilizzano, senza rispetto per il concessionario, le strutture al servizio dei clienti del Lido” .
Per Frazzitta il consigliere Nuccio “farebbe bene a occuparsi dei comuli di immondizia e del litorale costellato di case abusive. anche in considerazione del fatto che svolge a titolo esclusivo tale incarico/professione”.
Ma in questi giorni c’è stato un gran parlare anche della rissa scoppiata tra i titolari e alcuni bagnanti. Per Frazzita sono stati i suoi clienti “oggetto di gratuite aggressioni proprio per far rispettare le regole stabilite per la propria concessione”. “Non sono stati loro a passare dalle parole ai fatti, in quanto hanno dovuto difendersi dalla violenza insensata e provocatoria di chi, con prepotenza, doveva utilizzare gratuitamente i servizi e transitare dall’interno del bar nonostante il varco pubblico fosse a disposizione“. Nella colluttazione ad avere la peggio, racconta Frazzitta, è stato uno dei dipendenti del lido ”che per difendersi ha subito una grave lesione al viso e trovasi ricoverato al civico di Palermo per la ricostruzione dello zigomo”.