Riprende oggi in Tribunale, a Marsala, il processo che vede imputati per bancarotta fraudolenta aggravata in concorso l’ex presidente di Confindustria Trapani Davide Durante e il fratello maggiore Nino. Nell’indagine era rimasta coinvolta anche Adriana Genovese, che ha già patteggiato una condanna a poco più di un anno di reclusione. Secondo l’accusa, la Genovese, nella qualità di amministratore unico della fallita “Conglomerati Santa Ninfa”, Nino Durante come socio di maggioranza della stessa azienda, nonché socio anche della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, e Davide Durante, come amministratore e socio della “Bitumedil”, amministratore della “Elettrosud” e socio della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, consapevoli dell’effettiva situazione patrimoniale della società “Conglomerati santa Ninfa” e dello stato di “decozione” nella quale questa versava, distraevano dalle casse sociali circa 369 mila euro attraverso pagamenti a terzi per obbligazioni assunte dalle società “Calcestruzzi Santa Ninfa”, “Bitumedil” ed “Elettrosud”, nonché con bonifici sui conti correnti delle stesse società. Tali azioni, secondo gli inquirenti, avrebbero comportato “un danno patrimoniale di rilevante gravità”. L’indagine è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala.