Successo e tanti disagi per il concerto di Alvaro Soler, sabato sera, al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo. Il mix tra il sabato - giornata già solitamente di ressa per la manifestazione - e il concerto della star del pop, ora anche giudice di X Factor Italia, ha mandato in tilt il contatore delle presenze: 30.000 persone si sono recate a San Vito Lo Capo, tre volte la normale popolazione della cittadina ai piedi del Monte Cofano. Le controindicazioni non sono mancate. Fin dalle 18 la strada per San Vito era intasata, e in autostrada c'erano lunghe cose. Impossibile trovare un parcheggio, e alla fine anche uscire da San Vito è stato per molti un'impresa. E come al solito tutte le proteste si sono riservate sui social. "Certi concerti organizzateli dove ci sia più spazio! Vorrei sapere in caso di emergenza cm avrebbe fatto a passare un ambulanza. Vergognoso" scrive Claudio. Centinaia sono i commenti simili. E in molti parlano di "bolgia". Mentre c'è chi dice ai tanti delusi: "Bastava organizzarsi meglio. Noi eravamo a San Vito già alle 17 perché sapevamo che ci sarebbe stata molta gente". Addirittura Blog Sicilia, ospitando un commento di un lettore, parla di "Cronache dall'inferno". Leggiamo:
Lo svincolo autostradale di Castellamare del Golfo alle 17 è già un tappeto di auto. Il navigatore stima il tempo di arrivo a San Vito Lo Capo in poco più di un’ora e 50 e indica un incidente all’altezza di Custonaci come motivo del ritardo. E allora decidiamo di proseguire per portare mia figlia e le sue amiche al concerto di Alvaro Soler nella cittadina che ospita in questi giorni il Cous Cous Fest.
Il tempo si allunga, passano due ore e San Vito Lo Capo è ancora lontanissima. Chiamiamo la Polizia Stradale che genericamente risponde “C’è traffico”, come se noi e gli altri migliaia in coda non ce ne accorgessimo da soli. Alle 19, dalle parti di Buseto Palizzolo, alcune macchine che tornano verso l’autostrada, in senso opposto al nostro, si fermano per avvisarci che a San Vito Lo Capo non si può più entrare. Chiamiamo di nuovo la Polizia Stradale che ci rassicura: “Potete andare, dovrete posteggiare a Baia Castelluzzo e da lì partiranno le navette”.
Navette spaziali probabilmente, perché di quelle reali non se ne vede l’ombra. Ogni tanto si intravede qualche pattuglia della stradale ma nulla di più. Alle 22, 30 finalmente arriviamo a San Vito Lo Capo, parcheggiamo la macchina all’ingresso del paese e ci avviamo verso il corso.
Che è letteralmente invaso dagli stand della manifestazione, dai tavolini dei bar e dei ristoranti e dalle persone che si preparano a assistere al concerto, perché il palco è stato collocato in una traversa della via principale della cittadina. Passiamo accanto a due vigili urbani col volto scuro che scuotono la testa e dicono a bassa voce: “Ma se succede qualcosa, qua si rischia la tragedia, la gente non può scappare”.
E hanno ragione. Non c’è modo di fuggire, neanche si riesce a muoversi e persino mia figlia di 8 anni si interroga sul perché abbiano scelto di piazzare il palco in mezzo al corso, in una via stretta e non sulla spiaggia, dove spazi ce ne sono in abbondanza. Lì c’è il maxischermo ed è molto più sicuro stare lì che fra tutta quella folla ammassata come sardine. Peccato che la spiaggia sia un tappeto di bottiglie, di rifiuti, perché purtroppo l’inciviltà regna sovrana e perché anche a voler essere educati, non si trova un cestino neanche a pagarlo a peso d’oro. Intanto Soler inizia a cantare, 10 canzoni in tutto, è quasi l’una di notte, se fossimo andati da Palermo a San Vito Lo Capo in bici, saremmo arrivati prima probabilmente. Finalmente quest’esperienza allucinante finisce. Con la certezza che, almeno io, non la ripeterò mai più.
Da notare, inoltre, che quest'anno in molti si lamentano del costo giudicato eccessivo, 10 euro, del "piattino" di Cous Cous (che comprende anche un bicchiere di vino e un piccolo dolce".
Questo il comunicato del Comune di San Vito:
Sono arrivati da tutta Italia per ascoltare Alvaro Soler ospite del Couscous Fest, ed è stata davvero una festa per tutti. Musica divertimento e niente incidenti. La mattina del giorno dopo il paese è tutto pulito e pieno di turisti. ' Bravi tutti, eccezionali - gioisce il sindaco Matteo Rizzo - dalla polizia municipale agli addetti alla raccolta di rifiuti. Non era facile affrontare una situazione simile ma ce l' hanno fatta magnificamente'. Il primo cittadino si gode il successo ribadito dalla tranquillità con cui si è svolto l evento:" Ringrazio a nome del paese la Prefettura, la Questura, i Carabinieri, la Protezione civile, la Guardia di Finanza, i medici volontari, senza la loro presenza non sarebbe stato possibile gestire in maniera ottimale questo appuntamento". La stagione dei bagni in mare a San Vito è ancora nel suo pieno e le spiagge affollate mentre in altri posti hanno già smontato gli stabilimenti balneari:" Qui l estate dura otto mesi - dice il sindaco- siamo qui pronti a ospitare chi vuole godersi il nostro mare e gustare il nostro coucous'.