Ho letto con piacere l'editoriale a firma del direttore Francesco Appari "Il Patto per la Sicilia è un bluff pazzesco" e mi congratulo con l'autore e tutta la redazione per l'aiuto che date ai lettori di vedere i fatti per come sono e non per come si vuole fare apparire.
Abbiamo bisogno in Italia, e a maggior ragione in Sicilia, di un giornalismo vero, che assolva alla missione di " informare", di riportare i fatti nella loro interezza e non mezze verità e soprattutto di non fare il gioco di chi detiene il potere.
Mi sgomenta seguire i media italiani che mettono in evidenza eventi triviali mentre ignorano o non aiutano a far capire al lettore le implicazioni di gravi eventi, scandali o tronfie celebrazioni e dichiarazioni.
Grazie e continuate con il buon lavoro.
Aurelia
Gentile Aurelia,
i suoi complimenti sono come i dolciumi nelle feste per me e per tutta la redazione.
Il Patto per la Sicilia è un bluff e lo specchio di questa classe politica siciliana che si spaccia per nuova con idee vecchie.
Mettiamo un punto. Non è che gli interventi in programma non siano validi, ci sono tante cose che il territorio aspettava da anni. E se verranno realizzate non saranno soldi sprecati (certo, ci possono essere alcune priorità diverse). Ma imbastire una comunicazione così pomposa, da parte di Renzi, di Crocetta, dei sindaci del territorio, è una cosa molto nota da queste parti. E da cui bisogna guardarsi bene.
Il Patto per la Sicilia diventerà realtà, forse. Lo dico, forse, non per pessimismo. Perchè in Sicilia di annunci e promesse e cose che sembrano concrete ma che svaniscono ne abbiamo avute.
Abbiamo fatto l’esempio di Marsala, che è la mia città. Nei 30 milioni che sono destinati qui ci sono anche 23 milioni per rifare la rete fognaria. Sono interventi vecchi, che vecchi governi avevano previsto per Marsala. Stiamo parlando del 2012. Ma come Marsala ci sono altri comuni che erano stati inseriti nella delibera Cipe 60/2012, quella a cui mi riferivo, e che avevano avute finanziate alcune infrastrutture. Bene, ora scopriamo che vengono ricicciati questi lavori. Mi ha suscitato un po' di amarezza la reazione di molti sindaci e politici del nostro territorio agli annunci di Renzi e Crocetta e Alfano (ma non erano quelli che non si potevano vedere?).
Se esiste politica nel territorio, se ci sono delle istituzioni periferiche, se c’è una politica a Marsala, a Trapani, a Castelvetrano, ecco secondo me più che dire grazie per una cosa “dovuta” bisogna chiedere spiegazioni ai vertici, garanzie che non sia un bluff, e se all’orizzonte ci possano essere idee nuove, magari. Ecco perchè parlo di bluff. Le reazioni sono state diverse. Sono arrivati molti messaggi come i suoi in redazione. Poi però abbiamo avuto, qualche giorno fa, in redazione il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo. A proposito del nostro pensiero sul Patto per la Sicilia, ossia che è un bluff, e tutto, ha detto che siamo pessimisti, che vediamo solo cose negative. Siamo pervasi da un’enorme tristezza e pessimismo, in sostanza.
Sta roba qui mi fa riflettere un po’ sul ruolo del giornalismo, soprattutto quello locale. E soprattutto qui, in una provincia siciliana, Sollevare dubbi sulle cose che fa un governo, sui modi e i tempi di agire di un’amministrazione, su questo Patto per la Sicilia, non è essere pessimisti, è stare con gli occhi aperti. Perchè non si ripetano gli errori del passato. Non è essere gufi. Non è essere pessimisti sottolineare, un altro esempio, che gli autobus Euro 3 comprati dal Comune di Marsala non sono proprio di ultima generazione, che in altre regioni li stanno mettendo al bando perchè inquinano. Sì, quelli che ci sono sono dei ferri vecchi, quelli acquistati sono sempre meglio. Ma io, se mi permettete, mi sono stancato di sentirmi dire “accontentati, questo è”. Mi sono stancato di questa Sicilia che arraffa cose vecchie, gli scarti di altri paesi e che se li fa bastare. Mi stancato perchè si sta abituando una generazione ad abituarsi, appunto, ad accontentarsi, a smettere di essere ambiziosi.
Che poi, altra reazione, quando si avanza una critica è questa: “eh, tu parli parli, ma perchè non proponi”. Ma il giornalista fa il giornalista, informa, solleva dubbi anche, mica propone. Però faccio uno strappo alla regola. Qui a Marsala non vediamo l’ora di avere le fogne nuove. Speriamo che i lavori comincino presto, prestissimo. Saranno importantissimi. Allora mi piacerebbe che Renzi e Crocetta, o qualcuno dei due, venisse qui a inaugurarle. Sì, non si vedranno, le fogne. Ma magari potremmo dare il loro nome. Le fogne di Renzi e Crocetta. Che magari chi è stitico riesce a risolvere i suoi problemi. Questo è ottimismo.
Buon tutto.
Francesco Appari