E’ solo una bozza, o una simulazione, per usare le parole dell’assessore regionale alla Santià Baldo Gucciardi, ma il piano sul riordino della rete ospedaliera porta con sè una riduzione dei posti letto all’ospedale di Marsala.
Il Paolo Borsellino, stando a quanto circola nelle bozze dell’assessorato del Salemitano Gucciardi, dovrebbe perdere 28 posti letto, mentre negli altri ospedali della provincia salgono.
Ma questa è solo una bozza.
I problemi del Paolo Borsellino sono noti da tempo. Un ospedale nuovo di zecca che presenta carenze pericolose per i cittadini, soprattutto per ciò che riguarda l’organico, sempre minore rispetto alle necessità. Ci saranno novità nel piano di riordino della rete ospedaliera, alcune buone altre meno. Ma il problemi al momento restano.
Qualche giorno fa a proposito dei disservizi dell'Ospedale di Marsala è intervenuto Pino Carnese, ex consigliere comunale, denunciando, la riduzione di alcuni servizi del Paolo Borsellino. “A Marsala si sta riducendo la neurologia, è stato trasferito il neurologo per alcuni giorni a Trapani. Adesso chi ha un trauma cranico, o qualcosa di più serio, rischia di non essere assistito, se si necessità di una consulenza neurologica bisogna indovinare in quali giorni c'è il neurologo. La Gastroenterologia, poi, con il responsabile Milazzo che è stato trasferito a Salemi e non è stato sostituito. Al laboratorio di analisi manca il personale. E poi ortopedia che ha solo quattro medici, con liste d'attesa lunghissime”. Ogni volta che viene fuori una carenza al nosocomio di Marsala, la denuncia di un consigliere o dei cittadini, l’Asp replica che l’ospedale, anzi, si sta potenziando. Che sono stati inseriti nuovi medici e nuovi infermieri.
“Certo, ma sono tutti incaricati con scadenza del contratto al 31 ottobre, poi cosa succede”. Carnese lancia poi anche una frecciata al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo. “Non capisco il suo silenzio, lui è responsabile della sanità della città. Forse perchè vuole incentivare le strutture private o non parla perchè la figlia è stata trasferita a Marsala. Un sindaco non può stare in silenzio”.
Uno dei problemi storici dell’ospedale resta ad esempio la lunga lista d’attesa che il paziente deve veder scorrere al pronto soccorso di Marsala. Si parla da tempo di aggiungere nuovo personale a quello esistente, che fa un lavoro enorme con tante difficoltà dovute alla ristrettezza di infermieri e medici. Chi arriva al pronto soccorso sa che dovrà aspettare delle ore per essere visitato. Un malore, di grado superiore a quello che può essere “risolto” dal medico di base, e che quindi potrebbe degenerare in qualcosa di più serio, potrebbe richiedere molte ore d’attesa al pronto soccorso.
Poi ci sono i reparti che lavorano a mezzo servizio, come Neurologia, o ancora Ortopedia. Ci sono stati alcuni reparti che sono stati rimpinguati con alcuni medici, negli ultimi mesi, dicevamo. Lo stesso pronto soccorso, cardiologia e anestesia, ma spesso i medici e gli infermieri sono “contati” e quando c’è una malattia o una normale rotazione può essere faticoso coprire il reparto. A volte, ad esempio, alcuni medici vengono mandati all’ospedale di Pantelleria riducendo il personale a Marsala. Una carenza di personale endemica, che si ripercuote per tutti i reparti. Si doveva trovare una boccata d’ossigeno con i concorsi per il nuovo personale sanitario, ma ancora non è arrivato nulla. Dalla Regione aspettano di rivedere il piano della rete ospedaliera. Di far diventare quelle bozze qualcosa di concreto. Solo allora si possono indire i concorsi che all’Asp di Trapani garantirebbero 973 assunzioni. Attenzione però, non sono tutti nuovi medici o infermieri. Molti sono precari e verranno semplicemente stabilizzati. Altri andranno via molto presto.