Ci ricorderemo, in provincia di Trapani, di questa legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana per l’assenza di politica. Ci ricorderemo dei valzer, dei cambi di casacca, dei salti della quaglia all’ombra del deputato di turno. Ci ricorderemo solo delle campagne acquisti di consiglieri o portatori di interessi sparsi per tutte le città, che hanno sposato non i partiti ma chi, annusando bene, può permettersi di mantenere una influenza difficile da scardinare sul territorio. Ci ricorderemo di quei deputati regionali che arruolavano gente a suon di consulenze.
Prendiamo il Psi ad esempio. Giusto perchè domenica ha fatto il congresso. Come abbiamo raccontato è stata riconfermata Lucia Cerniglia segretaria del partito. Lei però dovrà dimettersi da assessore della Giunta Di Girolamo perchè le due cariche sono incompatibili, ma soprattutto perchè i suoi si sono stancati di lei e del marito assessore ombra. E qui si apre tutta una partita che vede i consiglieri contrapposti al leader del partito e al sindaco.
Il capo, del Psi, in provincia di Trapani è il deputato regionale Nino Oddo. E’ il vero mattatore del partito. Non c’è decisione che venga presa, da Campobello a Marsala, ad Alcamo, che non passi dal suo ufficio. E per decisioni si intendono le adesioni al partito, ad esempio. In provincia di Trapani, in sostanza, chi aderisce al Psi non aderisce al socialismo moderno, non ha come figura simbolo Pertini, ma pende dalle labbra di Nino Oddo. E per essere ancora più precisi dalla sua possibilità di assegnare consulenze presso il suo ufficio all’Ars. Da quando è diventato deputato regionale il Psi in provincia di Trapani ha arruolato consiglieri comunali in ogni città. La gente più che il progetto del Psi, sempre se ce ne sia uno, sposa quello del deputato regionale, appunto. Nino Oddo, poi, è deputato questore. Ha, cioè, la possibilità di elargire contributi e consulenze in totale autonomia. Dal 2012 è il deputato questore che ha assegnato più consulenze in assoluto per il suo ufficio all’Ars. E non sono pochi i consiglieri socialisti sparsi che hanno un familiare, la moglie, degli amici o loro stessi, inseriti nell’elenco dei collaboratori di Nino Oddo. Un esempio, da inizio legislatura è stabilmente dua consulente la moglie del consigliere Michele Gandolfo. Riesce ad acciuffare manovalanza da ogni schieramento. Ha ramificato le sue pedine in tutta la provincia, riuscendo a spostare equilibri a suo piacimento.
Gente che veniva eletta con uno schieramento e poi è passata in un altro, magari da maggioranza a opposizione, o viceversa. Come a Marsala, ad esempio.
Il congresso del Psi, dicevamo, ha riconfermato Lucia Cerniglia alla segreteria. Dovrà lasciare il suo posto in giunta però. E uno degli indiziati a sostituirla è Ignazio Chianetta. E’ passato dall’opposizione alla maggioranza in un lampo. E’ stato eletto con la lista Oltre i Colori, del candidato sindaco Massimo Grillo. Poi Nino Oddo e Michele Gandolfo lo hanno corteggiato bene ed è arrivato nel Psi. Ossia un gruppo che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo, anche se i rapporti non sono molto sereni.
In questi giorni si parla di Chianetta come assessore, o meglio parlano di questo i suoi colleghi consiglieri. Il sindaco non ha intenzione, però di mettersi dentro qualcuno che è stato eletto con la coalizione avversaria. Non ha dove collocare Chianetta in sostanza, che è giovane ma ha uno storico non trascurabile dietro. Espressione di “Sua Sanità” Pino Giammarinaro, Chianetta fu assessore della Giunta guidata da Renzo Carini. Il giovane Chianetta si occupava di attività produttive all’epoca, ed è stato protagonista di una di quelle costose e inutili operazioni di marketing che i comuni lanciavano quando avevano qualche quattrino. In un periodo di crisi della pesca, aveva avuto l’idea di acquistare, con i soldi del Comune, quindi dei marsalesi, dodici pagine nel periodico bimensile “L’Armatore”. Allora ci costarono 1000 euro a pagina, in totale 12000 euro. Per un giornale che esce una volta ogni due mesi e con una tiratura di 5000 copie, tra l’altro neanche vendibile in edicola ma riservato ai pochissimi abbonati.
Da Giammarinaro a Grillo a Nino Oddo, i padrini politici di Chianetta sono trasversali, come trasversale è questa politica che si veste sempre di abiti nuovi. Ecco, Chianetta a Marsala è l’artefice del primo salto della quaglia di questa consiliatura. Un wvalzer che però non è isolato, come dicevamo. Si è spostato Arturo Galfano, che il sindaco ha voluto nella sua lista, e che spera, anche se lo nega, di entrare in giunta. Si è spostato nel Psi anche Vito Cimiotta, giovane avvocato, eletto col Pd, accusato di voto di scambio e nipote del sindaco di Salemi Venuti, fatto fuori dal Pd stesso.
Non c’è solo il Psi e Nino Oddo. Continua la sua campagna acquisti anche Paolo Ruggirello. E’ anche lui deputato questore. Anche lui ha la possibilità di nominare consulenti. In questi anni, tra gli altri, ha affidato un incarico di consulenza all’Ars, con i soldi dei siciliani, alla moglie di Enzo Sturiano, ad esempio, Presidente del Consiglio comunale e suo pupillo.
Nel 2012 Ruggirello è stato eletto all’Ars in una delle liste che sostenevano Nello Musumeci, il candidato di centrodestra. Ma è stato velocissimo cambiare barricata. E adesso è nel Pd, dicono ancora per poco. Un bel salto, in ogni caso, per il deputato trapanese che spera di fare il colpo grosso e andare a Roma. Allora cerca di allargare la sua cerchia di fedelissimi. L’ultimo colpo della campagna acquisti, come abbiamo raccontato ieri, è il consigliere mazarese Antonio Gaiazzo. Il giovane consigliere non ha aderito al Pd, di cui dovrebbe far parte Paolo Ruggirello, ma ha aderito, appunto, a Paolo Ruggirello. Non a un progetto politico, ma ad un personaggio politico.
Ci ricorderemo di questo, fino al prossimo giro di valzer.
Francesco Appari