E’ a dir poco inquietante quanto accaduto, nei giorni scorsi, in un fondo agricolo di contrada Roccolino, in territorio di Mazara del Vallo. Qualcuno, infatti, ha appiccato il fuoco all’uliveto dell’avvocato mazarese Mariella Marticinglio, che è legale di parte civile in un importante procedimento penale per usura. Il legale rappresenta sette delle 24 “parti offese” individuate dagli inquirenti (Procura, carabinieri e guardia di finanza). In pratica, tutti quelli che hanno deciso di affrontare in aula il presunto strozzino. Le altre 17 presunte vittime non hanno avuto analogo coraggio. Che si tratti di incendio doloso è pressoché certo. E’ difficile, infatti, che in questo periodo, per altro a pochi giorni di distanza da abbondanti piogge, possa essersi trattato di autocombustione di erbacce secche. Come accade nei caldi mesi estivi. L’avvocato Martinciglio ha scoperto l’accaduto mercoledì pomeriggio, quando si è recato sul terreno di sua proprietà. Al momento, il legale non sa darsi una spiegazione su quanto accaduto. E in particolare se il grave episodio possa, in qualche modo, essere collegato alla sua attività professionale e alla scelta di assistere le presunte vittime di usura. Dopo il fatto, la Martinciglio si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia “contro ignoti”. Saranno gli investigatori a cercare di scoprire chi e perché ha appiccato il fuoco all’uliveto. Dopo il rinvio a giudizio del presunto usuraio, il legale di parte civile aveva dichiarato: “E’ stato fatto un lungo lavoro dagli inquirenti che ha portato le parti offese, vittime di usura, ad un primo riconoscimento delle responsabilità dell'imputato. L’usura è un reato difficile da perseguire. Per me e per le vittime, è un momento di liberazione da una forma schiavitù, di oppressione patrimoniale e morale”.