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14/10/2016 10:50:00

L'Ars approva i debiti fuori bilancio, ma la maggioranza è sempre in crisi

 Alla fine, dopo innumerevoli fatiche e passi falsi, la maggioranza, o quel che ne resta, approva la delibera sui debiti fuori bilancio e il rendiconto a Sala d'Ercole. Ma si certifica in Aula la spaccatura nella coalizione di governo, con Ncd che diserta in blocco l'Aula, in protesta contro il piano della formazione professionale. A Palazzo dei Normanni, dopo il Vietnam di ieri, alla fine, all'ottavo tentativo, la maggioranza incolla i suoi cocci. Si rifanno vedere quelli di Sicilia Futura e anche l'Udc è più presente. Alla fine la leggina si 132 milioni di debiti fuori bilancio passa con 43 deputati in Aula: 25 i favorevoli, 11 i contrari, 7 gli astenuti. Il gruppo di Forza Italia resta in Aula e permette la votazione ma in questo modo certifica la spaccatura tra i “cugini” alfaniani e il Pd. Prima della votazione, l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, ha richiamato i parlamentari al senso di responsabilità ammettendo problemi all'interno della maggioranza e facendo appello alle opposizioni che accogliendo il senso dell'intervento hanno deciso di rimanere in aula garantendo il numero legale. I 5stelle aveva chiesto il voto palese. Si è invece optato per il voto segreto.

A seguire viene votato anche il rendiconto con 31 voti favorevoli, 11 contrari e 11 astenuti. Sono stati necessari vertici tra alleati e diversi aggiornamenti ma alla fine si è usciti dal pantano. Restano però i nodi politici. A partire dalla posizione critica di Ncd. Nemmeno il presidente della commissione Bilancio, competente per materia trattata, Vincenzo Vinciullo, si è visto in Aula. Il malessere degli alfaniani è marcato e nascerebbe dalle scelte dell'assessore Bruno Marziano che avrebbero penalizzato alcuni storici enti di formazione.

Le ferite nella maggioranza restano aperte. “Ripetuti comportamenti irresponsabili di forze politiche e di singoli parlamentari della maggioranza sulla votazione finale del ddl debiti fuori bilancio aprono un problema politico e di credibilità non indifferente che andrà affrontato quanto prima nelle sedi opportune” lo afferma Mimmo Turano, capogruppo dell’Udc all’Ars. “Debbo dare atto alle opposizioni – continua Turano - di aver scelto una strada di serietà che ha consentito l’approvazione del ddl debiti fuori bilancio e poi del rendiconto ma che mette ancora di più in cattiva luce certi comportamenti deprecabili di alcuni membri della maggioranza, compresi alcuni colleghi di gruppo e membri del governo regionale”.

Il Pd non può nascondere i guai della maggioranza. “L’approvazione di due importanti documenti finanziari, il ddl sui debiti fuori bilancio ed il Rendiconto generale della Regione hanno dimostrato il senso di responsabilità del Parlamento siciliano. E’ evidente che i problemi emersi in questa fase all’interno della maggioranza devono essere affrontati e superati in vista dell’esame dell’assestamento e della manovra economica. Il Pd farà la propria parte fino in fondo come ha sempre fatto. In Sicilia troppe categorie e troppe emergenze hanno bisogno di risposte che non possono essere posticipate”. Lo dice il presidente del gruppo parlamentare PD all’Ars Alice Anselmo in merito all’approvazione del ddl sui debiti fuori bilancio e del Rendiconto della Regione.

Critici i grillini: "Una maggioranza inconsistente, quanto il governo che sostiene, ha approvato i debiti fuori bilancio con la stampella di una minoranza che, negli anni precedenti, proprio quei debiti aveva contratto e pagato”. Così i deputati del Movimento 5 Stelle a margine dell’aula di oggi pomeriggio a Palazzo dei Normanni.

Mentre per Forza Italia "ancora una volta la maggioranza ha dimostrato essere un'armata Brancaleone, una nave priva di nocchiero e senza meta. Abbiamo accolto l'appello accorato dell'assessore Baccei, che ha riconosciuto l'assoluta inesistenza di una maggioranza fallimentare, e piuttosto che buttare il bambino con l'acqua sporca, dove il bambino equivale alla Sicilia e l'acqua sporca equivale al governo, abbiamo dato disco verde, evitando così che alcuni mendicanti della politica avessero la meglio", lo dichiara l'onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all'Ars.