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15/10/2016 06:25:00

Differenziata, Mauro:"Consegniamo i bidoni condominiali. Fondamentale è l'informazione"

Marcello Mauro, amministratore di condomini a Marsala. Vi siete ritrovati, lei e i suoi colleghi,  in un’assemblea il 30 settembre e avete preso una decisione drastica nei confronti dell’amministrazione comunale rispetto alla raccolta differenziata dei rifiuti, che succede?


Diciamo subito che noi siamo per la differenziata, questo è importante farlo sapere. Ci siamo sempre messi a disposizione delle varie amministrazioni comunali, cercando di superare le pecche che ha questo sistema, principalmente dal punto di vista dell’informazione e  della formazione del cittadino condomino, ma poi ci siamo ritrovati questa estate con una ordinanza del 27 luglio a decorrere dal 1° agosto, nella quale è associata, relativamente alla raccolta differenziata, la responsabilità del condominio direttamente all’amministratore. Noi amministratori dovremmo fisicamente posizionarci in ogni condominio nell’area riservata alla raccolta differenziata per verificare se ogni singola persona differenzia o meno....

Secondo il sindaco, dunque, se i condomini non fanno la differenziata la colpa è degli amministratori?


Esattamente. Noi più di quello che abbiamo fatto non possiamo fare. Ci siamo fatti carico di informare tutti i condomini, di ristampare la cartellonistica, di pubblicare ciò che l’amministrazione dice di aver fatto, ma in realtà ci troviamo ad essere responsabili di questa mancata efficienza del servizio. In questa riunione abbiamo deciso di cominciare a riconsegnare i bidoni che sono posizionati nelle aree non custodite di pertinenza del condominio, perché in queste viene gente dell’isolato a conferire materiale non differenziato, e effettivamente diventano delle discariche pubbliche non controllate e sanzionate.


Le multe a quanto ammontano. A lei quanto gli hanno fatto?

Ad oggi io solo ho avuto quattro multe da duecento euro ciascuna.


Ma voi le pagherete?


Intanto le contestiamo. Avremmo voluto contestare l’ordinanza ma non ci sono stati i tempi tecnici. Di suo la sanzione lascia il tempo che trova perché ci caricano di questa responsabilità che non possiamo avere. Ci troviamo in questa situazione strana, perché, ripeto, noi abbiamo sempre collaborato e cercato di dare soluzioni. Noi siamo per la differenziata, tutti i Paesi la fanno ed è giusto farla, ma in un momento di dialogo, trovarsi questa posizione dell’amministrazione comunale ci ha spiazzati.

 

La vostra protesta si manifesterà con la riconsegna dei cassonetti?

 Sì, ricominceremo consegnando i cassonetti delle aree pubbliche più esposte. Perché diventando accumulo di materiale, i mezzi non essendo differenziata non la ritirano e rimane lì per quindici/venti giorni e quindi dal punto di vista igienico la situazione diventa pesante.


Mauro, è giusto come voi dite: “Non possiamo avere noi la colpa dell’inciviltà altrui”. Ma è anche vero che da qualche parte bisogna cominciare in questa città. L’Amministrazione ha le sue colpe, l’Ato ha le sue, i disastri negli anni sono stati fatti ed è inutile piangere sul latte versato. In base alla sua esperienza, come si fa, come si comincia a dare una svolta?


Come ho detto all’inizio, il primo problema è l’informazione e la formazione dei cittadini perché questo messaggio non è mai arrivato in maniera capillare. La maggior parte della cittadinanza è pronta a ricevere la formazione. Quello che ho sempre chiesto alle varie amministrazioni è di informare ogni singolo cittadino, porta a porta, soprattutto nelle zone dove c’è un problema più grosso. I cittadini marsalesi devono essere sensibilizzati, andandoli a trovare o chiamandoli, e non con i volantini che nessuno guarda. La signora, che magari vive a casa da sola deve essere informata direttamente. E poi la scuola, che è la prima fonte di informazione. Se i bambini vengono formati trascinano anche i genitori a selezionare perfettamente la differenziata. Ecco, questi due punti sono quelli che ritengo fondamentali per una svolta nel fare la differenziata.