E' stato, anche quest'anno, il caso dell'estate. Quello del lido Le Torri, in località San Teodoro, nell'estremità della laguna dello Stagnone, a Marsala. Ogni anno i gestori del lido sono al centro di polemiche per come trattano quel luogo. E negli ultimi anni hanno ricevuto sanzioni, proteste, sono stati soggetti ad indagini. Negli ultimi mesi sul caso del lido Le Torri ha “indagato” il consigliere comunale Daniele Nuccio, soprattutto su una convenzione stipulata ai tempi del sindaco Adamo definita “farlocca” e le concessioni del Lido. Ombretta Nizza e Giuseppe De Vita, marito e moglie, gestori del lido, si difendono.
“Dopo il 31 ottobre? Rimaniamo dove stiamo. Nuccio dice fesserie. Non siamo abusivi. Lo è chi mette gli ombrelloni nella striscia di sabbia verso l'isola Lunga”.
Sono netti i gestori del lido e il loro avvocato Giacomo Frazzitta. Ogni anno su quello che è uno degli angoli più belli della provincia nascono tante battaglie. Quelle a colpi di carte intestate, tra concessioni, procedimenti amministrativi e giudiziari, sanzioni e sequestri. Uno dei titolari, Giuseppe De Vita, anni fa finì in carcere con l'accusa di estorsione nei confronti dei camionisti che passavano da là per trasportare il sale dall'isola lunga. Poi finì tutto con l'assoluzione. “Siamo stati vittime”, hanno sempre detto i due titolari del lido.
I camion poi si sono fermati. E quella zona è cominciata ad essere frequentata dalle persone che avevano scoperto quel passaggio unico e suggestivo per l'isola Lunga. Loro, i Nizza e De Vita, però hanno un lido, una concessione, e ogni tanto ci scappano questioni con i passanti. Sono accusati di comportamenti scorretti, di cacciare la gente dal passaggio, di essere scortesi, di avere prezzi altissimi e di far pagare il passaggio. Su Tripadvisor i commenti sono impietosi. Quest'anno del caso se ne occupa il consigliere Daniele Nuccio. “Ci sono diverse cose che non vanno. Le mille persone che si lamentano non possono essere tutte soggette a suggestioni. Ai tempi di Adamo venne fatta una convenzione col comune molto anomala. So che hanno fatto un ricorso per evitare di smantellare entro il 31 ottobre. Dirà il Tar e la legge cosa occorre fare, per questo ho chiesto al sindaco di capire come stanno le cose”. Tra Nuccio e i titolari lo scontro è aperto. Alle “indagini” del consigliere l'avvocato Frazzitta ha risposto quest'estate. “Un attacco sbagliato, non ho diffamato nessuno”, aggiunge nuccio.
I titolari però si difendono. “Nuccio mi ha dato in pasto ai suoi follower di Facebook, credo che si sia espresso in forma calunniosa non nei miei confronti ma degli enti pubblici che si sono occupati del rilascio della concessione per il Lido. Lo dico chiaramente, non c'è alcun atto amministrativo fuori posto. Anzi, il consiglio comunale è stato per anni latitante, ad esempio sul passaggio fi camion fatiscenti in quella zona. C'era addirittura l'ordine di togliere gli ombrelloni per far passare i camion. Per questi fatti il mio assistito si è fatto sei mesi di carcere”.
La questione del guado, di quella lingua di sabbia che attira molti, rimane motivo di discussione. “E' legittimo tutto questo traffico di persone?” si chiede il legale dei titolari del lido. “Il varco pubblico è di tutti, tutti possono passare. Per chi passa da dentro il lido i titolari possono benissimo chiedere un euro, due euro, per l'ingresso. E' previsto dalla concessione. E' vietata però la sosta. Il cittadino non può fermarsi nei 5 metri del libero transito. Il guado, la striscia di sabbia, che è di 5 metri, quando c'è bassa marea, deve essere di transito. Non possono mettere gli ombrelloni, sono loro gli abusivi, non il lido. Le persone possono passare, ma non possono fermarsi”. “Così come – aggiunge Ombretta Nizza – non possono usare le mie strutture, le mie amache, privandole ai clienti. Diventano clienti, pagano, e possono usare i lettini e tutto”.
La Nizza non ce l'ha con Nuccio, dice ironica, “mi ha fatto tanta pubblicità. Lui chi è per chiedere il ritiro della concessione?”. Per il legale questi attacchi “portano i provocatori a cercare zizzania. Non si può prendere di mira una attività privata, e se a qualcuno non piace non ci va, semplice”.
“Abbiamo sempre lasciato il libero transito”, aggiunge De Vita, che consiglia a Nuccio di “interessarsi della spazzatura che c'è nella zona, dei danni ambientali alla laguna che sta creando questo guado. Di questo si dovrebbe occupare il consiglio comunale. Ci sono mille problemi nella laguna, si parlava di escavare il guado. Ma non si è mai fatto nulla di concreto. La spiaggia di Thaiti poi sull'Isola Lunga è distrutta, piena di rifiuti”.
Ma cosa succederà adesso? Il 31 ottobre il lido deve essere smontato? “No, ci sarà una proroga. La legge è cambiata, adesso le concessioni non sono più stagionali ma annuali. Quindi ci sarà una proroga fino alla fine dell'anno solare. Si andranno solo a togliere le parti estivi”. E si metteranno il prossimo anno. E già sappiamo che un minuto dopo ci saranno nuovi dubbi, nuove proteste, nuove polemiche, su quel lido e quell'angolo bello e sfortunato.