Associazione a deliquere finalizzata alla truffa e peculato. Sono questi i reati di cui devono rispondere Leonardo Messina, Leonardo Barraco, Salvatore e Patrizia Vario. Per il primo il pm di Trapani Andrea Tarondo ha chiesto una condanna a 10 anni di reclusione, mentre per gli altri ha chiesto una condanna a sette anni. I quattro, secondo gli inquirenti avevano messo su una truffa nei confronti dei Monopoli di Stato, utilizzando delle slot machine clonate che piazzavano in bar e locali pubblici. L'apparacchiatura modificata, in pratica conteneva una doppia scheda, una collegata ai Monopoli che non faceva passare nessun incasso, l'altra invece era quella che permetteva al gruppo di incassare i proventi consentendo di raggirare i controlli dei Monopoli.