di Rossana Titone - La politica a Marsala annaspa tra le psicotiche nevrosi di esponenti di maggioranza di facciata e i battibecchi tra quanti ancora maggioranza lo sono convintamente, difendendo sempre amministrazione e deputazione regionale nonostante i crolli, tanti.
L’ultimo consiglio comunale è stato uno stagno, uno stagno senza rane perché anche loro si sono stancate di fare cra cra.
Per più di due ore si è parlato incessantemente, e secondo me nemmeno tanto a caso , di aeroporto e Marsala Calcio. Due spine nel fianco ma certamente con attenzioni e ricadute sul territorio in maniera differente, con responsabilità anch’esse di natura diversa.
Così si spreca un intero consiglio comunale per decidere di fare un consiglio comunale aperto, il prossimo 4 novembre, sulla questione aeroporto. Ci voleva il cazzuto Mister Ryan, e la scomparsa dei voli della prossima stagione, per buttare tutti nello sconforto. Cosa in verità già risaputa e più volte buttata sul tavolo ma, si sa, il corri corri si ha solo quando già il dado è tratto.
Ma il problema non sarà risolvibile né con un consiglio comunale aperto né con la conferenza di presidenti del consiglio di tutta la provincia. L’aeroporto non chiuderà, almeno fino alle prossime elezioni regionali. E mica sono scemi i nostri deputati!
Verrà dato un contentino, così tanto per annaspare un altro annetto e poi dopo le elezioni si vedrà. Di certo il preludio non è dei migliori.
E’ il tempo della politica di facciata, c’è da aspettarsi di tutto, si dice una cosa se ne fa un’altra opposta e contraria, e questo vale in maniera trasversale per tutti i settori, dall’aeroporto alle scuole alla sanità. Promesse, false e di ogni tipo, poi la verità irrompe e nessuno sa nulla, tutti guardano da lontano e spostano le responsabilità su altri.
E’ la prassi , si sono abituati tutti.
E mentre il piano triennale delle opere pubbliche viene bocciato dalla commissione consiliare, senza tuttavia formulare una proposta alternativa, e mentre c’è da discutere un bilancio qui si passa il tempo a parlare di Marsala Calcio. Sport nobilissimo e società che deve essere salvata la cui azione di intervento, però, deve essere mossa direttamente dal Sindaco, a maggior ragione adesso che ha pure la delega, ad interim, dello Sport.
Ma il consiglio comunale ci perde un pomeriggio intero con lunghi interventi di tutti i capogruppo per dire sempre la stessa cosa. La lettura tra le righe, per chi ne mastica di politica, è un’altra: non è il momento di affrontare la questione piano triennale né bilancio.
C’è chi ha proposto l’istituzione di una commissione di inchiesta per quanto riguarda la gestione del Marsala Calcio, bene. Credo sia necessario ed opportuno. Ma altresì la istituirei per lo stesso consiglio, per verificare la produttività dei 30 consiglieri e visti i limitati poteri del consesso civico lo abolirei del tutto ad esclusione dell’ufficio di presidenza. Sai che risparmio per le casse cittadine e soprattutto sai che tarantelle sotto forma di litigi si risparmierebbero? Il consiglio e le varie commissioni stanno diventando sempre di più uno strumento di regolamento conti con l’Amministrazione.
E’ tutto un’approssimazione dai gesti ai pensieri alla politica, che dalla laguna è passata allo stagno ma senza rane, anche loro si sono stufate. Cra Cra.