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25/10/2016 06:25:00

Alfano Junior: dalla Camera di Commercio alle Poste, Pino Pace, la Porsche e i capricci

La settimana scorsa la puntata di Report si è occupata di Alessandro Alfano, fratello del Ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano. La redazione di Tp24 si è occupata più volte di Alfano jr. e del suo rapporto con il presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace, dove Alfano è stato il vincitore del concorso di segretario generale. I giornalisti di Report (qui potete vedere il servizio) hanno ricordato la carriera “brucia tappe” di Alfano. La sua ultima assunzione è alle Poste, dove dopo aver lasciato la Camera di Commercio di Trapani è approdato nel 2013, prima in Postecom e dopo un passaggio in Poste tributi alla direzione del Polo Immobiliare Sud delle Poste. Il Giornalista di Report, Giorgio Mottola lo incalza, gli chiede come è stato assunto e Alfano risponde: come tutti i dirigenti... Poi si passa al titolo di studio, che è fondamentale per un’assunzione a Poste Italiane, partecipata dal ministero dell’Economia, dove si viene assunti, sulla base di titolo di studio e voto. Alfano dice di avere una laurea magistrale, in realtà si è iscritto all'Università di Palermo nel 1993 e ha ottenuto la triennale in Economia, nel 2009 con il voto di 93 su 110; nonostante non sia brillante negli studi oggi guadagna attorno ai 200 mila euro all’anno. Il confronto con lo stipendio di un rettore universitario come Roberto Lagalla è impari, il fratello del ministro guadagna quasi il doppio. Al concorso presso la Camera di Commercio di Trapani vi partecipano anche sette dirigenti pubblici tra cui Santo Di Bella, oggi segretario della Camera di Commercio di Enna, che ha confermato alle telecamere di Report come aveva poche speranza perchè già da tempo si sapeva in giro chi sarebbe stato il vincitore. Nella commissione giudicatrice del concorso c’è Giuseppe Pace, presidente della Camera di Commercio di Trapani e amico stretto di Alessandro Alfano. Talmente stretto che Alfano vende la sua Porsche fiammante proprio a Pace due mesi dopo aver vinto il bando. Qualche giorno fa ne ha parlato anche il Fatto Quotidiano della Porsche del duo Alfano-Pace, riprendendo un’inchiesta della nostra redazione di tre anni fa che potete leggere qui. La vicenda riguarda la compravendita di alcune auto di lusso, una delle quali una Porsche Boxster acquistata da Alfano per 1355 euro quando il valore di mercato sfiorava i trentamila e venduta appena qualche anno dopo a Pace, ad un prezzo di ventimila euro. Ritornando negli ingranaggi di un concorso fatto ad hoc, Alfano ha una supervalutazione del suo inglese, lo conferma Anna Perricone, ex vice-segretario della Camera di Commercio di Trapani, che dice anche che gli altri candidati avevano un titolo superiore alla triennale di Alfano. A rivelare le modalità d’assunzione alle poste di Alfano ci pensa, invece, Raffaele Pizza, un uomo che sa bussare le porte giuste e conosce i salotti del potere. E’ lui l’uomo centrale dell’inchiesta di Roma sfociata in 24 misure cautelari. Ed è lui che, secondo le indagini, avrebbe fatto ottenere ad Alessandro Alfano il suo lavoro ai vertici di Postecom.
Il nove gennaio 2015 i finanzieri del Gico registrano una conversazione tra Pizza e Davide Tedesco, collaboratore politico del ministro dell'Interno Alfano. "Pizza - scrivono le fiamme gialle - sostiene di aver facilitato, grazie ai suoi rapporti con l'ex amministratore Massimo Sarmi, l'assunzione del fratello del ministro in una società del Gruppo Poste".

Secondo Pizza, Alessandro Alfano invece di essere riconoscente, si sarebbe lamentato perché il suo stipendio era di centosessantamila euro e non centosettanta come concordato. E poi c’è l’arrivo presso la nuova sede di lavoro a Palermo, dove la prima cosa che fa Alfano è quella farsi costruire nel proprio ufficio un bagno chimico personale costato a Poste 5.900 euro. E non è tutto, perchè non basta uno stipendio faraonico, non basta sapere come Alfano sia arrivato a gestire 250 immobili di Poste in tutta la Sicilia, Alfano non avendo una competenza tecnica, con la nuova legge non potrà bandire gare d'appalto per cui ci vorrà qualcuno che lo affiancherà, un architetto o un ingegnere e un altro stipendio per un medesimo ruolo.