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28/10/2016 06:30:00

Massimo Grillo:"A Trapani per ascoltare Renzi. Ma a Marsala restiamo opposizione"

 Sabato scorso a Trapani Matteo Renzi ha fatto il suo comizio per parlare di referendum costituzionale. C'era tanta gente, tanti politici, alcune presenze erano scontate, altre no. Come quella di Massimo Grillo, ex deputato marsalese e sfidante alle scorse amministrative di Marsala del sindaco del Pd Alberto Di Girolamo. Grillo che ci faceva da Renzi e dal Pd?

 

Non era una manifestazione del Pd. Era presente il presidente del consiglio. Sono andato ad ascoltare.

 

E si è fatto convinto, vota Sì?

 

Non ho difficoltà a dire che il mio orientamento rispetto a quanto si sta proponendo è quello del Sì. Avrei preferito che ad occuparsi delle riforme fosse il parlamento, ma mi sembra corretto rivolgersi ai cittadini con la consultazione. Al di là di Renzi, del Pd, del governo, sono orientato per il Sì. Sono stati commessi degli errori però, oggi sembra di votare pro o contro Renzi.

 

La riforma ha chiaramente l'obiettivo dichiarato da Licio Gelli, quello di favorire il potere esecutivo a scapito di quello legislativo e giudiziario trasformando la democrazia in una sorta di dittatura forte che obbedisce al potere oligarchico dell'economia e della finanza”. Questo è quanto sostiene Nino Di Matteo, magistrato, per lei c'è questo pericolo?

 

Non mi pare che ci sia un riferimento all'esecutivo in questa riforma. Come si potenzia il ruolo del premier? In quale articolo,?Io non vedo una ulteriore delegittimazione del parlamento, non credo che si favorisca un potere oligarchico. Di Matteo dovrebbe essere più chiaro su questi aspetti legati alla massoneria. Si risponde a una domanda che viene da anni da parte dei cittadini per la riduzione delle spese e della semplificazione. Forse bisognava essere più radicali sul punto del bicameralismo perfetto, si gioca ancora molto sulla questione delle due camere. Però che il senato si occupi soltanto delle norme che interessano i territori, delle leggi costituzionali e dei trattati europei ci sta.

 

Se passa la riforma vengono riconsiderate le indennità dei senatori, alle quali sono agganciate quelle dei deputati regionali che perderebbero in Sicilia circa 3 mila euro netti, motivo per cui molti deputati regionali che hanno un peso politico, anche in maggioranza, votano No, anche se partecipano alla campagna per il Sì. Secondo lei tutti quelli che erano lì da Renzi erano convintamente per il Sì?

 

Tanti voteranno No, tra chi si dichiara pro Renzi. Anche qualche autorevole esponente del comitato del Sì, come ho potuto ascoltare. Bisogna però parlare di se stessi, sono stati con convinzione lì anche se molti amici sono contrari alla riforma. Bisogna esternare pubblicamente queste opinioni però.

 

A Marsala rimanete sempre di opposizione?

 

Sì. rimane sempre quell'assetto della campagna elettorale.

 

Di qua alle regionali dove si vede?

 

Si registra una tendenza singolare, la politica cambia velocemente, io mantengo la mia identità. Sono cattolico, non mi riconosco in una destra populista di Salvini. Ne vedremo delle belle. Io ho sempre una identità cattolica, non posso dire altro che registrare questa singolare tendenza delle destre moderate che indietreggiano e avanzano le populiste. Le ispirazioni democristiane che da Mattarella arrivano a Renzi, sono quelle più importanti con le quali bisogna confrontarsi.