Il Pd di Marsala si prepara al congresso per eleggere il nuovo segretario. I dem si vedranno domenica per dare un successore ad Alberto Di Girolamo.
E’ stato eletto un anno e mezzo fa sindaco della città, e la carica di amministratore è, per statuto del Pd, incompatibile con quella di segretario.
Ora il Pd che quest'anno è stato praticamente inesistente tenta di darsi una guida, non senza nervosismi dell'ultim'ora.
Enzo Sturiano e i suoi hanno tentato in questi mesi di entrare nel Pd. Non perchè lo volesse, Sturiano, ma perchè l’ordine arrivava dall’alto. Da Paolo Ruggirello, deputato regionale, ex Articolo 4 che è confluito nel Pd.
La campagna tesseramenti e un rapporto non proprio sereno tra Sturiano e il sindaco in questi mesi hanno allontanato il momento del matrimonio. Il presidente del consiglio comunale ama giocare quasi da battitore libero. Per questo ha scelto la carica di presidente del consilgio a quella di assessore, un anno e mezzo fa, per essere slegato da una guida politica sul territorio, e rispondere solo a Ruggirello. I ruggirelliani marsalesi attendono le prossime mosse a Roma e Palermo per darsi una connotazione. Il tesseramento del Partito democratico poteva essere il momento giusto per entrare nel “favoloso mondo di Renzì”. Anche per chi, come Ginetta Ingrassia, capogruppo di Democratici per Marsala, proviene da formazioni che non sono per niente di centrosinistra. Ma è la politica pragmatica questa, quella che non bada al passato. E così in questi giorni è saltata fuori la volontà di Sturiano e dei suoi di aderire al gruppo consiliare del Pd per potersi accreditare alla convention del partito. Per poter farsi vedere ed esprimere il voto, e chi lo sa, magari presentare una candidatura alla segreteria, magari quella di Sturiano stesso. Il blitz, però, è fallito. Perchè gli sturianiani, se così li possiamo chiamare, non potranno votare al congresso del Pd. Nè i consiglieri, ne gli altri 150 seguaci che avevano presentato la domanda d’iscrizione al partito.
Il tutto per la felicità di Antonella Milazzo, deputato regionale, che aveva gestito la campagna tesseramenti, vista l’assenza di fatto di un segretario, principale bersaglio dei ruggirelliani marsalesi esclusi dal tesseremento. Il blitz tentato nei giorni scorsi, mentre in consiglio comunale si votava il piano triennale delle opere pubbliche, non ha sortito effetto. Perchè nel frattempo è stato reso noto ciò che un po’ si poteva immaginare. Ossia che era troppo tardi, che non si può pretendere di votare al congresso aderendo al Pd una settimana prima. Ci hanno provato, Sturiano e i suoi, a farsi un’immagine Dem.
Come suggerisce l'immagine di spalla a questo articolo.
C’è il presidente del consiglio comunale, la capogruppo Ginetta Ingrassia, la consigliera Luana Alagna, alla manifestazione del Pd per il Sì al referendum costituzionale. Sturiano, davanti a una marea di bandiere Pd. A una marea di persone che voteranno Sì al referendum del 4 dicembre. Ma lo stesso Sturiano aveva fatto intendere che avrebbe votato No al referendum. Non è convinto di votare Sì al referendum neanche Paolo Ruggirello e tanti altri deputati regionali che si vedrebbero ridurre l’indennità se passasse la riforma.
Il congresso Pd a Marsala, allora, rinnoverà la segreteria. Si farà domenica, confermato. Perchè si parlava della possibilità di un rinvio, visto che proprio domenica ci sarà la Leopolda di Renzi. Il nome forte per la segreteria a Marsala è proprio quello di Antonella Milazzo, che però negli ultimi giorni ha fatto una sorta di passo indietro, per sviare i suoi detrattori. C’è poi il nome di Enzo Russo, caldeggiato da alcuni consiglieri comunali, ma l’ex consigliere si è detto da tempo in “pensione” dai ruoli politici. La sorpresa, mica tanto poi, potrebbe essere quella di Antonio Vinci, il capogruppo del Pd in consiglio comunale è in rottura con Baldo Gucciardi e Antonella Milazzo. Dice di voler stare dietro le linee. Tutti rifiutano i riflettori, ma tutti sanno che dalla segreteria del Pd potrebbero passare molte cose, come la candidatura a sindaco, come fatto da Di Girolamo, ma ancora prima ci sono le regionali e le politiche. Saranno giorni in cui si schiariranno le idee. Nel frattempo in consiglio si parla di bilancio.
E’ iniziata un'altra settimana di consiglio comunale, non certamente facile, dopo l’approvazione venerdì scorso, con polemiche e litigi interni alla stessa maggioranza, con lunghe sospensioni e riunioni infinite che hanno messo a dura prova i timpani di tutti per le urla di Antonio Vinci, capogruppo del Pd. Le urla erano dettate dal fatto che vari emendamenti, secondo i piddini e anche Cambiamo Marsala, costituivano il piano triennale secondo Sturiano e non secondo l’Amministrazione.
A dare man forte a Vinci si è ritrovato Agostino Licari che condivideva le sue posizioni ma il Sindaco aveva già firmato un patto solenne con Sturiano e chiedeva per questo l’approvazione anche di tutto il suo partito.
Gli animi, insomma, venerdì si sono scaldati tanto. Non sarà di meno lo scenario politico consiliare di questa settimana. Nella giornata di ieri in aula fin dalla mattina il Vice Sindaco con delega al bilancio, Agostino Licari, ha illustrato il bilancio che si andrà a votare e più tecnica ancora è stata la relazione del dottore Fiocca.
Ma non passa inosservato il fatto che molti consiglieri durante l’intervento di Agostino Licari escono dall’aula, non si capisce se per partito preso o perché hanno altro da fare. Ce lo faranno capire poi, speriamo, con i loro più o meno interventi.
Il vice Sindaco si sofferma sui tagli dei trasferimenti che Stato e Regione hanno operato nei confronti degli Enti Locali rendendo difficile amministrare gli stessi tanto da, nel caso di Marsala, dover sopperire alla mancanza dei 700 mila euro da parte della Regione con un emendamento. La circolare regionale che bloccava i trasferimenti è stata emessa ad aprile 2016 ecco perché l’amministrazione ha trasmesso in ritardo il bilancio al consiglio comunale. Eppure, ci tiene a sottolineare Licari, Marsala è uno dei Comuni più virtuosi non essendo in dissesto o in predissesto.
In questo bilancio si parla intanto di un ufficio unico delle entrate che sarà operativo nel 2017 e, pertanto, la riscossione dei tributi avverrà in house con un notevole risparmio per il Comune, è previsto ancora l’assegno civico che verrà garantito a chi renderà un servizio alla città, ottimizzando così il welfare.
Nonostante i tagli e le difficoltà trovate, il Vice Sindaco, afferma che si è riusciti a migliorare e potenziare i servizi, grazie anche, sempre a detta sua, ad una seria e attenta politica di revisione della spesa togliendo le sacche di inefficienza. Si pensi, ad esempio, al taglio dei fondi per i dirigenti con un risparmio per le casse comunali di circa 300 mila euro. C’è un risparmio anche operato su tre fronti: energia elettrica, telefonia e carburante, iniziando a fare i tagli soprattutto in quelli immobili di cui il comune dispone senza però utilizzarne i locali e pertanto rescindendo i contratti di telefonia e di fornitura elettrica. I tagli interessano anche l’ufficio legale contenendo le consulenze e gli incarichi esterni.
Ma l’Amministrazione sostiene di fare cassa anche con una serrata lotta all’evasione fiscale, con una tassa di soggiorno raddoppiata e con le strisce blu. Sembra però che le cose non siano messe bene e allora è previso un emendamento tecnico per migliorare questo bilancio e si augura Licari, nel suo conclusivo intervento, che l’aula consiliare possa essere celere nell’approvazione del bilancio per meglio attuarne lo strumento.
La relazione senza mezzi termini e in maniera precisa viene fatta dal dirigente Nicola Fiocca, del settore Finanze e Tributi.
Fiocca sostiene che la struttura del bilancio è già delineata, ci sono 300 mila euro in meno di trasferimenti da parte dello Stato e 700 mila euro in meno da parte della Regione. Questo si traduce in un appesantimento del bilancio tanto da ricorrere e approvare la rinegoziazione dei mutui.
E’ un bilancio di lacrime e sangue – dice Fiocca- e abbiamo recuperato partendo dal personale, con i tagli anche dei dirigenti tanto che da 11 sono rimasti solamente in 2.
Non ci va leggero il dirigente comunale tanto da sostenere che il futuro lo prevede sempre più nero.
Ma intanto nel bilancio sono previsti anche l’inserimento di 3 posti per vigili urbani, uno per ingegnere capo, uno per funzionario derivante dall’ex scuola Rubino, che il comune riceve in eredità con tutti i dipendenti e ovviamente attivi e passivi della struttura, e inoltre è prevista la stabilizzazione di 10 contrattisti a fronte di 270 presenti.
Nicola Fiocca sembra stanco mentre spiega all’aula il bilancio e afferma che “sono stati fatti tagli fino all’ osso, quindi il bilancio è un bilancio tecnico e non politico”
In buona sostanza il pareggio viene raggiunto con un sussidio e cioè attraverso il 50% della Bucalossi pagata e i trasferimenti regionali per investimenti. Se la finanziaria nazionale dovesse togliere anche questi trasferimenti la quadratura del bilancio non potrebbe avvenire.
La presentazione di questo bilancio non passa inosservata e i mugugni si fanno sentire, le note critiche arrivano dalla stessa maggioranza. Ci pensano Michele Gandolfo e Arturo Galfano che chiedono lumi circa i contributi che alla voce eventi vengono previsti per associazioni “amici degli amici”.
Galfano affonda il colpo con la Casa di Riposo e con il non intervento da parte del Sindaco, se non fosse stato presentato e approvato l’emendamento che prevede il “salvataggio” per la stessa struttura, dice Galfano, presto chiuderebbe i battenti con tutti i dipendenti da sistemare.
Alessandro Coppola è sul piede di guerra, nonostante abbia l’assessore Accardi come riferimento in Giunta, pare non essere contento e anche lui chiede che venga spiegata voce per voce tutto l’elenco del capitolo eventi e “feste di chiano” presenti in bilancio.
Non saranno giorni facili quelli a venire ma su una cosa possiamo averne certezza, il bilancio verrà approvato.