Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/11/2016 11:00:00

Il Pd di Marsala e un segretario comodo per Di Girolamo

di Rossana Titone - Il congresso del pd è alle porte, gli inciuci e le discussioni si sono protratte per tutta la settimana e si sono consumate quasi fossero bicchieri d’acqua, gassata però.
Non c’era la quadra, non si trovava l’anello di congiunzione tra il capogruppo consiliare, Antonio Vinci, e il Sindaco che pretende un segretario comunale che lo copra e che non gli crei problemi durante la sua Amministrazione. Una preoccupazione legittima quella di Alberto Di Girolamo perché lo stesso durante la sua segreteria comunale era molto presente nella sindacatura Adamo, le visitine e le chiamate erano quotidiane. Ecco, forte di come ha svolto il suo ruolo preferisce, il Sindaco, non avere un alter ego ma piuttosto qualcuno, come Antonella Milazzo, che lo possa supportare e coadiuvare, senza criticare, nelle sue scelte di Giunta. Eh si sa, Alberto Di Girolamo un po’ permalosetto lo è.
Si preferisce al momento non rischiare e così arriva anche un documento firmato da 14 componenti il pd che danno una chiara indicazione, che è quella di spalmarsi sulla deputata da listino, Antonella Milazzo. Del resto sono gli ultimi mesi da parlamentare regionale e la segreteria comunale, nonostante si consumino fiumi di inchiostro nel sostenere che è una grande responsabilità e che ci sono tanti doveri… e bla bla, un certo lustro lo dà, così come, però, potrebbe trasformarsi in un boomerang per tutti quelli che nel Pd ci sono da anni.
I rossi, infatti, fanno già i conti con i Ruggirelliani che a Marsala sono guidati da Enzo Sturiano. Il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala, si sa, non avrà un vocabolario forbito , non sarà un letterato ma è un mostro nella competenza degli Enti locali e, non di meno, ha una capacità intuitiva fuori dal comune. Domenica, allora, il pd potrebbe già passare ai festeggiamenti, per acclamazione, della nuova segretaria che avrà il suo bel da fare nel saper amalgamare le varie anime di un pd allargato a nuovi ingressi che hanno tutta l’intenzione di confrontarsi e di creare le proprie correnti.
In verità tutti smentiscono e dicono, o diranno, altro ma ciò che cova è la voglia di blindare posizioni politiche che potrebbero essere ad appannaggio di altri, la torta si dovrà dividere e si farà la conta di tutte le responsabilità che in anni di governo Crocetta sono ricadute anche sul nostro territorio.
Gucciardi una cosa buona per il nostro ospedale non l’ha fatta se non promesse puntualmente disattese, di fatto c’è un declassamento del nostro nosocomio, primari che andranno in pensione nonostante siano vincitori di concorso nazionale e per quello titolati a rimanere, ma scomparendo il reparto o vanno in pensione ovvero vengono declassati anch’essi.
La Milazzo ratifica ciò che Gucciardi fa, non si è mai capito poi come mai anche lei si occupi di sanità ma li vediamo costantemente sfilare per ogni inaugurazione o convegno, sempre presenti, immancabilmente fotogenici e con sorrisi per tutti.
C’è poco da blindare se non poltrone che, da domani, saranno contese da più persone.
Antonella Milazzo batte Antonio Vinci, loro ci diranno che non è una guerra ma una stretta di mano (ognuno con una spada nell’altra), lo batte perché la prima non lo ha mai incoraggiato in questa consiliatura tanto da preferirgli Vito Cimiotta e Calogero Ferreri in campagna elettorale. C’è una cosa però che non può passare, oltre che i ricordi, e si tratta della dignità politica quella che fa battere il cuore per una bandiera ma che fa piangere l’anima quando è quella stessa bandiera che maltratta uno dei suoi.
Ironia a parte ci sarebbe piaciuto vedere la stessa grinta con cui hanno discusso, appianato, ridiscusso, alzato la voce per poi trovare la quadra, anche in consiglio comunale, da tutti i consiglieri rossi.
Attenderemo tempi migliori ne siamo certi.