E’ stato appena fornito in dotazione al reparto di Oculistica dell’ospedale Sant’Antonio Abate un faco-vitrectomo di ultimissima generazione.
Si tratta di uno strumento comprensivo di faco-emulsificatore per la chirurgia della cataratta e di endolaser per trattamento chirurgico delle patologie vitreo- retiniche.
E’ dotato di accorgimenti hardware e software nel controllo dei parametri di lavoro molto evoluti e con tecnologie all’avanguardia. Capacità di taglio (vitrectomia), velocità e controllo di aspirazione e accessori dedicati sono le particolarità dello strumento.
Ciò si traduce in maggiore sicurezza per il paziente, ma anche per il chirurgo, consentendo recuperi funzionali più rapidi e con minori complicanze. Spesso sarà possibile una cosiddetta chirurgia mini invasiva.
“Questo implementerà – ha detto il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale Fabrizio De Nicola – gli interventi di Chirurgia complessa nel presidio ospedaliero di Trapani per la quale il reparto di Oculistica, diretto dal primario Federico Cucco, ha sempre avuto una attenzione particolare, facendone un riferimento d’eccellenza”.
Il nuovo strumento consente una chirurgia contestuale della cataratta, talvolta necessaria per meglio affrontare la problematiche retiniche, quali i distacchi di retina, i fori maculari, le retinopatie diabetiche e le malattie della interfaccia vitreo-retina ( pucker maculare ) e non ultima la traumatologia dell’occhio.
“La Direzione strategica aziendale dell’ASP ha investito in risorse strumentali per il reparto di Oculistica – ha spiegato Cucco - pur nel contesto di un momento non semplice della sanità pubblica. L’unità operativa di Oculistica ha inoltre implementato, con uno sforzo organizzativo di rilievo, le terapie intravitreali anti VEGF delle patologie maculari quali maculopatie senili, edemi diabetici, maculopatie miopiche e vasculopatie retiniche con risultati davvero eccellenti, a fronte di patologie che solo pochi anni addietro ci vedevano quasi impotenti. Ciò anche grazie al supporto della Farmacia ospedaliera e dello stesso management aziendale. Inoltre – ha concluso - la ormai prossima disponibilità di un numero maggiore di sedute operatorie ci consentirà di ridurre la lista di attesa per la chirurgia della cataratta”.