Così, dopo una maratona di diversi giorni, il consiglio comunale di Marsala finalmente ha approvato il bilancio. E' il momento più turbolento per la politica di una città, soprattutto in periodi di vacche magre, e soprattutto a Marsala, dove gli equilibri di Sala delle Lapidi sono saltati da tempo.
Quello approvato è un Bilancio di previsione. Sì, è strano dirlo a fine anno, ma è proprio così. Un bilancio di previsione che, come ormai da qualche anno costringe la Regione, arriva a novembre, o comunque quando ormai c'è poco da pianificare per l'anno in corso.
Il documento è stato approvato con 18 voti favorevoli, 2 contrar ( Cinque Stelle e Michele Gandolfo) e 2 astenuti ( Arturo Galfano e Vito Cimiotta).
Ecco come Vito Cimiotta giustifica la sua astensione:
In poche righe mi sembra giusto e doveroso dare una motivazione alla mia astensione dal votare il bilancio di previsione di questa amministrazione.
Non c'è nulla di strano.
Se PSI viene considerato da questa amministrazione come opposizione, il PSI voterà da opposizione.
Se il PSI non viene inviato alle riunioni di maggioranza, è opposizione e da tale dovrà votare.
Se il presidente della commissione bilancio, componente del PSI,non viene convocato dal sindaco e dai suoi quattro seguaci un giorno prima dell'approvazione del bilancio per la stesura di un emendamento tecnico di 700.000,00 per evitare la "squadratura" del bilancio, il PSI voterà da opposizione.
Se PSI presenta un emendamento al bilancio, cercando di diminuire i contributi erogati per manifestazioni di contrada e non, al fine di aumentare il capitolo relativo ai buoni libro per le famiglie bisognose e tale emendamento viene votato sfavorevolmente anche da quei consiglieri che durante le commissioni e le sedute consiliari avevano fatto del l'eliminazione dei contributi il loro cavallo di battaglia, PSI voterà da opposizione.
A tal proposito voglio precisare che durante l'ora di sospensione prima del ritorno in aula, il PSI non ha fatto alcun passo indietro in relazione ai propri emendamenti, lo ha detto e ribadito chiaramente più volte e non si era raggiunto proprio alcun accordo a proposito del ritiro degli emendamenti.
Non siamo noi quelli strani!
Avv. Vito Cimiotta
Presidente della commissione bilancio e finanze di questo Comune.
La notizia è che ha votato a favore anche l'Udc, un gruppo che dovrebbe essere di opposizione ma spesso ha tolto le castagne dal fuoco all'amministrazione, facendo di fatto parte della maggioranza.
Cosa è successo ieri. Dopo l’approvazione del bilancio, e il relativo atto che lo fa diventare immediatamente esecutivo,ieri a Palazzo VII Aprile si è continuato a battagliare.
Michele Gandolfo, del psi, che traccia la distanza da questo bilancio e da questa Amministrazione motivando il suo voto contrario. Parte l’affondo da chi ha votato favorevolmente e cioè dall’UDC, guarda dentro la casa dei democristiani Gandolfo e dice che “uno dei motivi per cui lo stesso ha votato no è proprio il si espresso dall’Udc”.
Motiva ancora la sua contrarietà al bilancio per gli eventi culturali mancanti, per la rinegoziazione dei mutui e l’impiego della somma che ne deriva, per la proroga Aimeri e per la mancata programmazione dell’efficendamento energetico, per la non apertura di Villa Genna. Questi e altri ancora sono state le motivazioni che hanno spinto Gandolfo a non votare il bilancio, non di meno sono stati i suoi amici di partito che si sono astenuti. Si preannunciano nuovi scenari come un Psi che di fatto potrebbe più non essere neanche di "maggioranza critica", come si definiscono loro, ma una opposizione di fatto. Non coglie l’Udc lo scontro che nelle parole del suo segretario comunale, Giovanni Sinacori, esprime la contrarietà a far diventare l’aula consiliare una arena nella quale i consiglieri si scannano tra loro.
Durante la prima parte della mattinata sono stati presentati 7 emendamenti due dei quali portavano la firma uno di Calogero Ferreri con cui chiedeva 25.000 mila euro per la manutenzione di tutte le piazze e in particolar modo per ridare alla luce la piazza di Strasatti, quartiere dal quale lo stesso consigliere proviene; l’altro emendamento portava la firma di Daniele Nuccio che prevedeva la cifra di 15.000 mila euro per la ristrutturazione della scuola della cannata in via Trapani.
Le cifre messe insieme avrebbero avuto un totale di 40.000 mila euro, da sottrarre alla viabilità, all’acquisto e il posizionamento di Porticella a Piazza Marconi. Ed ecco che la cosa non va per niente giù ad Arturo Galfano, che da due anni batte su Porticella. "Non è un trofeo personale ma per la città", dice lui. E prende la cosa come un attacco dettato dalle critiche dello stesso Galfano nei confronti dell’Amministrazione.
Gli emendamenti poi vengono ritirati sia da Daniele Nuccio e da Calogero Ferreri e Porticella viene tratta in salvo.
Il bilancio vede la luce finalmente ed è pure Sinacori ad affermare che non era blindato come i dirigenti hanno più volte affermato "perché altrimenti non sarebbe stato possibile emendare". Tuttavia l’Udc non si dice contento di come sia avvenuta la gestione del bilancio.
Chiude la lunga seduta consiliare il Sindaco che ringrazia tutta l’aula per l’approvazione dell’atto.