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14/11/2016 14:55:00

Calatafimi, inaugurato lo sportello antiviolenza "Diana"

 Inaugurata la ventunesima sede distaccata dello Sportello Antiviolenza “Diana” e Associazione Diritti Umani Contro Tutte le Violenze (Co.Tu. le Vi.), presso il Comune di Calatafimi Segesta.

Nell’accogliente cornice del salone della Biblioteca Comunale di Calatafimi Segesta, si è svolta l’inaugurazione dello Sportello Antiviolenza “Diana” e a seguire l’incontro – Convegno con l’autrice Mirella Agliastro Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, che ha preso spunto dal suo libro “La violenza sulle donne nel quadro della violenza dei diritti umani e della protezione del testimone vulnerabile”.

Al Convegno sono intervenuti: il Sindaco di Calatafimi Segesta Vito Sciortino, la Presidente dell’Associazione Diritti Umani Contro Tutte le Violenze e Responsabile dello Sportello Antiviolenza “Diana” di Trapani Aurora Ranno, il Procuratore della Repubblica Massimo Palmeri, ha relazionato Mirella Agliastro Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo e socia onoraria dell’Associazione Co.Tu.le Vi., che con particolare enfasi ha fatto percepire all’intera platea quanto sia importante porre oggi l’attenzione sull’enorme piaga sociale della violenza sulle donne.

Responsabile dello Sportello Antiviolenza “Diana” di Calatafimi Segesta è stato nominato il socio avv. N. Doria.
Presenti in sala il Commissario di Polizia di Alcamo Filippo Li Volsi, il Comandante dei Carabinieri Giuseppe De Rosa. Per lo Sportello antiviolenza di Alcamo ha partecipato all’evento la responsabile A.M. De Blasi.

Il Sindaco Vito Sciortino, visibilmente soddisfatto per la risposta che ha dato la cittadinanza e l’intero consiglio comunale, che hanno “voluto dimostrare una sensibilità non comune verso una delle più grandi questioni che attanagliala la nostra società e che impediscono la libera espressione delle legittime aspirazioni presenti in ogni essere umano”, dopo aver ringraziato tutti i presenti (il Prefetto di Trapani dott. G. Priolo, il Procuratore Capo della Repubblica di Enna dott. M. Palmeri, la dott.ssa M. Agliastro, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo,la Presidente A. Ranno, l’Assessore ai Servizi Sociali G. Tobia, instancabile e leale promotore, gli Assessori Cannizzaro, Marchingiglio e Verghetti che sono stati molto sensibili nel promuovere la realizzazione dell’iniziativa, le Consigliere E. Vanella, M. Gandolfo, A. Marchese, J. Azzarelli, F. Coretti, I. Maiorana e D. Anselmo per il sostegno mostrato, tutti gli altri consiglieri che hanno immediatamente condivisolo spirito solidale che accompagna la nascita dello Sportello Antiviolenza, lo Staff del settore dei Servizi Sociali con a capo la dott.ssa V. Fici ed in particolare la sig.ra A. Bosco, l’Assistente Sociale del Comune dott.ssa M. E.Mulè, l’Assistente Sociale A. Pisano gli operatori dell’Ufficio Tecnico che hanno curato l’allestimento dello Sportello) ha affermato:

“Oggi nell’annuario della nostra Città registriamo un evento che assume significati particolari, evento importante ancor di più perché viene alla luce nel mese in cui si celebra – il 25 novembre(risoluzione ONU n.54/134 del 17/12/1999)- la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e perché rappresenta una candidatura per essere annoverata tra le Comunità che intendono basare la loro vita di relazioni su due cardini fondamentali:
-il rispetto assoluto e la solidarietà senza barriere dell’uomo verso i suoi simili
-il rispetto dell’uomo verso il creato.”

Il Sindaco ha proseguito il suo discorso evidenziando che “Violenza è anche: quando usiamo parole mordaci, quando agiamo o semplicemente giudichiamo il prossimo spinti da pregiudizi e non guidati da un sereno discernimento, quando diamo spazio alla parte più degenerata del pettegolezzo, la diceria, la calunnia, l’infamia, la maldicenza, declinate solo per acquisire una immeritata condizione di visibilità; quando facciamo un gesto per scostare una persona o quando obbediamo per paura; quando un amministratore si rifiuta di negare i diritti fondamentali ai propri cittadini e quando questi a loro volta rifiutano in maniera ostinata di adempiere ai loro doveri di lealtà tributaria ad esclusivo detrimento delle legittime aspettative non degli amministratori, ma di tutti gli altri leali componenti della Comunità; quando viene concepita una strage organizzata in nome di dio, della società o della patria. Tale violenza è molto più sottile, molto più profonda. Ma c’è una violenza che spesso non ha le connotazioni tipiche delle altre, ed è quella che in maniera sublime definì il grande Martin Luther King: ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, ma l’indifferenza dei buoni. Si, è proprio l’indifferenza il terreno fertile in cui si sviluppa e cresce la violenza fisica e NON di cui l’uomo si rende protagonista”.