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15/11/2016 07:00:00

Marsala. Commercialista accusato di estorsione a dipendenti. Pm chiede 3 anni di carcere

 Tre anni di reclusione sono stati chiesti dal pm Ferro per il 57enne commercialista marsalese Giuseppe Renato Isaia, accusato di estorsione aggravata e continuata in danno di due dipendenti della società “Servizi scolastici e sociali”. Di quest’ultima, secondo gli investigatori, Isaia era “amministratore di fatto”. Il processo si svolge davanti al giudice monocratico Chiaramonte. L’estorsione, secondo l’accusa, sarebbe stata commessa versando a due donne somme inferiori rispetto a quanto previsto, come stipendio, nel contratto di lavoro stipulato. E per non perdere il posto di lavoro, entrambe avrebbero accettato quelle condizioni. Poi, nel processo si sono costituite parte civile. Ad assisterle è l’avvocato Rosa Tumbarello. L’imputato avrebbe attuato il “taglieggiamento” prospettando alle dipendenti la possibilità (nell’atto d’accusa si parla di “larvata minaccia”) della perdita del posto di lavoro, giustificata con il contesto di grave crisi economica e occupazionale. A fronte delle ore di lavoro svolto risultante in busta paga, le lavoratrici era costrette a firmare quietanze relative ai salari, agli straordinari, al trf, alla 13° e alla 14° mensilità per importi superiori a quelli realmente incassati. I fatti contestati sono relativi al periodo compreso tra il 2005 e il 2007, quando la “Servizi scolastici e sociali” gestiva il servizio scuolabus appaltato dal Comune. Sui bus le donne avevano il compito di vigilare sui bambini, aiutandoli a salire e a scendere. L’indagine è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. A difendere Isaia è l’avvocato Paolo Paladino, che ha chiesto l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”.